Le Befane sambenedettesi “arecalano da lù Campanò” e vengono dal mare

di ROSITA SPINOZZI –  

Tre Befane sono meglio di una. Ed eccoci tutti con il naso all’insù, e un sorriso sulle labbra, a guardare l’atletica discesa di tre Befane e la leggiadria di Veronica Mariani, meravigliosa acrobata che si è esibita sospesa nel vuoto all’interno di un cerchio. Emozioni a non finire, ieri sera al Paese Alto di San Benedetto del Tronto dove, in una gremita Piazza Sacconi, è tornato il tradizionale appuntamento “Arecala la Befana da lu Campanò”, giunto alla ventesima edizione, per la gioia di grandi e piccini. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale La Rocca in collaborazione con l’Associazione Sportiva Màmoti per lo spettacolo coreografico, ha calamitato tantissimi bambini che, ai piedi del Torrione, hanno assisito alla discesa di un’arzilla Befana che, per l’occasione, si è triplicata dando vita a uno spettacolo in bilico tra ironia e abilità. «Quest’anno abbiamo proposto una variante in più, rispetto alle precedenti edizioni: lo spettacolo acrobatico, molto apprezzato, che ha anticipato l’arrivo delle Befane con tanto di scopa e sacco di doni in spalla» afferma Silvia Vitali, presidente dell’associazione La Rocca che ha organizzato l’evento in piena sinergia con l’associazione Amici del Paese Alto e il Comitato di Quartiere «La tradizione continua e sono felice di farne parte perché, oltre a valorizzare ulteriormente il Paese Alto, è anche un  modo per vedere felici i bambini». Parole condivise dagli assessori comunali Emanuela Carboni e Pierluigi Tassotti, i consiglieri comunali Rosaria Falco e Antonella Croci, i quali hanno ribadito il concetto che, tutto sommato, non c’è niente di più bello del sorriso di un bambino. In effetti quella della Befana è una tradizione che chiude un po’ il ciclo delle festività natalizie, e lo fa con un pizzico di magia e buonumore. Del resto l’arzilla vecchietta che vola sulla scopa non incute più timore per il suo aspetto non propriamente idilliaco, ma suscita tanta tenerezza. I bambini, dai più piccoli fino agli adolescenti, hanno affettuosamente assalito le Befane (al secolo Paola Re, Mauro Fabiani, Alessandro Corrado) e non solo per ricevere regalini, ma curiosi di poterle vedere da vicino. Promette novità anche Mirko Tulli, collaboratore dell’Associazione Sportiva Màmoti che ha curato l’aspetto coreografico dell’evento, includendo la performance di Veronica che ha portato suspence e bellezza. Tulli spera di aggiungere nuove attrattive nella prossima edizione, dove annuncia di tornare in scena anche lui attraverso un numero che lo vedrà appeso nel vuoto, con alle spalle il suggestivo Torrione. Trattandosi di un bravissimo atleta che, in più occasioni, ha dato dimostrazione del suo talento anche in situazioni di respiro nazionale, non possiamo che esserne felici. Grande entusiasmo, dunque, per “Arecala la Befana da lu Campanò”. Ma anche per la seconda edizione de “La Befana vien dal mare” che, ieri mattina allo chalet “Stella Marina”, ha visto spuntare la vecchietta dalle onde, proprio come Venere, accompagnata dal gruppo dei mitici Vichinghi in costume. Un bagno fuori stagione, e il gioco è fatto: la Befana, merito dell’effetto delle acque gelide, è arrivata brutta ma è diventata subito bella! Lo slogan è: “il bagno nell’acqua fredda fa solo bene. È un anti-age!”. Le crediamo sulla parola. L’effetto è comunque assicurato e la Befana (interpretata da Simonetta Catalini) con la sua inseparabile scopa di saggina, dopo aver messo in testa l’elmo dei Vichinghi, ha regalato doni a tutti i bambini. Divertimento assicurato anche con l’animazione di Massimo “Ciogo” Cicchetti, tra filastrocche e palloncini colorati. Per tutte e due le manifestazioni l’arrivederci è al prossimo anno, con la promessa di novità e un numero maggiore di regali. E come si suol dire, l’Epifania tutte le feste porta via.
Ma non il sorriso dei bambini.

(Le foto di questo servizio sono di ©Andrea Nobili)