Martina Giordani: «Studiare musica è un’occasione di crescita personale unica»

Martina Giordani (foto di Alessandro Silenzi)

di ROSITA SPINOZZI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Saranno il talento e l’eleganza della pianista anconetana Martina Giordani ad impreziosire ulteriormente lo spettacolo di teatro-poesia “Il Ritorno dell’Angelo”, liberamente ispirato alla vita di Anna Achmatova, la più grande poetessa russa del XX secolo. Il poema d’amore a due voci e pianoforte, scritto e diretto da Francesco Tranquilli, è uno dei tanti “gioielli” proposti dall’associazione multiculturale VisionAria e si avvale delle musiche di Marco Sollini, pianista di livello internazionale che da qualche anno si dedica alla composizione di brani per pianoforte e altri organici da camera, mentre a salire sul palco insieme a Tranquilli ci sarà l’attrice Valentina Pacetti nell’intenso ruolo di Anna. Tre le date in programma: sabato 27 maggio, ore 21, al Ventidio Basso di Ascoli Piceno (ingresso libero); domenica 28 maggio al Centro Pacetti di Monteprandone e martedì 30 maggio al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto (biglietti 15 euro, ridotti a 10 euro fino a 19 anni). A Martina, dunque, il gradito compito di accompagnare con le note del suo pianoforte il “dialogo amoroso” che si svilupperà all’interno dello spettacolo. Un ruolo che, siamo certi, svolgerà alla perfezione in virtù di un luminoso percorso artistico che l’ha vista debuttare a soli 13 anni come solista con l’orchestra da camera “Mannheimer Ensemble” e a 15 anni con la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana. Nel 2008 Martina ha effettuato il suo primo debutto importante come solista per la prestigiosa Società dei Concerti, presso la “Sala Puccini” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Dal 2014 si dedica all’insegnamento musicale. Nel 2016 ha vinto il concorso a cattedra nella scuola secondaria e dal 2017 è docente di pianoforte presso il Liceo Musicale “B. Zucchi” di Monza.

Martina, che cosa rappresentano per te il pianoforte e la musica in generale?
Il pianoforte e la musica sono una parte molto importante della mia vita, a cui non potrei mai rinunciare. Sono un’occasione di studio e di crescita personale che ritengo indispensabili.

Come sei entrata nel progetto “Il Ritorno dell’Angelo”?
Sono stata contattata dall’ideatore del progetto, nonché attore, Francesco Tranquilli. É un progetto molto particolare: sono entusiasta di parteciparvi.

Esegui normalmente i grandi classici del repertorio otto-novecentesco, cosa pensi della musica di Marco Sollini?
É una musica interessante. Ci sono reminiscenze del passato con idee nuove, è molto attuale e si sposa molto bene con il testo dello spettacolo. Inoltre sono una conterranea del Maestro Sollini: queste musiche sono state scritte tutte in territorio marchigiano, per cui mi sento molto “a casa” quando le eseguo.

Oltre che concertista sei anche una didatta. Che spazio credi che ci sia nel mondo di oggi per la musica cosiddetta “difficile”? Perché un giovane dovrebbe fare la scelta di studiare il pianoforte o il violino?
Oggi più che mai è importante studiare uno strumento per conoscere un repertorio di valore inestimabile che andrebbe, altrimenti, perso. Per un giovane è indispensabile studiare musica, è un’occasione di crescita personale unica. Impari a conoscerti, a lavorare su te stesso, a stare con gli altri, specialmente nella musica d’insieme e corale. Insomma, una scuola di vita.

Che rapporto hai con la musica dei nostri giorni?
La ascolto principalmente alla radio. Ci sono alcuni (pochi), artisti interessanti che ascolto volentieri, altri sono prodotti di marketing.

C’è un luogo particolare, non necessariamente predisposto per concerti, in cui ti piacerebbe suonare?
Mi piacerebbe molto suonare in riva al mare. Provenendo da un paese marittimo, il mare è il mio habitat ideale.

Quali sono gli autori, classici e contemporanei, che ti piace ascoltare?
I classici mi piacciono tutti. Prediligo Beethoven, Chopin e Rachmaninov. Sugli autori contemporanei ho ancora qualche riserva, forse non ho ancora la chiave per decifrare un certo tipo di musica.

Se ti chiedo di accennare il motivo di una canzone che accompagna spesso le tue giornate, quale sarebbe?
“Don’t stop me now” dei Queen. Una canzone che mi dà la carica.

Un sogno da realizzare, quale?
Fare al meglio la mia professione.

Oltre “Il Ritorno dell’Angelo”, quali sono i tuoi impegni futuri?
Ho in programma vari concerti con un repertorio a cui tengo molto, ossia legato a compositrici donne.

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