“Cabaret Amoremio!”, il bilancio della 38esima edizione: oltre mille spettatori in due serate

di REDAZIONE –

Federico Sanfrancesco, un giovanissimo nell’albo del concorso per comici emergenti –

GROTTAMMARE – Oltre 1200 spettatori hanno assistito alle due serate di spettacolo e cabaret del 38° Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”. L’ufficio cultura ha elaborato i dati di questa edizione, caratterizzata da un cambio di location, da nuove collaborazioni tecniche, dalla conferma del direttore artistico Stefano Vigilante, che ha puntato ancora una volta sulla formula del “cabaret inclusivo”, e dalla vittoria di un giovanissimo nel concorso per nuovi comici, il ventitreenne salentino Federico Sanfrancesco. «I dati sono soddisfacenti – dichiara il sindaco Alessandro Rocchi – Alla vigilia del festival, avevamo fatto previsioni piuttosto ottimistiche che sono state rispettate, sia in termini di presenze che di incasso”. Nonostante il “ritocco” del prezzo, gli abbonamenti hanno quasi eguagliato il numero di quelli del 2022 venduti a prezzi molto popolari: 333 rispetto a 350; a questi si aggiungono i biglietti venduti per le singole serate 195 (il 28 luglio) e 166 (il 29 luglio), contro i 244 e 148 del 2022. Continuano a scendere gli ingressi omaggio (riservati ad autorità, stampa e staff artisti) da 244 del 2022 a 202 di quest’anno (erano 327 nel 2019)».

«Accanto ai numeri, parlano anche le sensazioni positive che ho riscontrato da parte delle persone: è stata molto apprezzata la location vista mare che abbiamo voluto sperimentare in questa edizione e in molti hanno notato la qualità della logistica, affidata per la prima volta all’organizzazione di Diffusioni Festival. Una scelta che ci ha permesso di ridurre sensibilmente le risorse necessarie per i servizi di allestimento, noleggio sedie, protezioni laterali, servizi igienici, vigilanza, ospitality interna all’area di spettacolo, palco attrezzato, service luci e audio e accoglienza retropalco (costo complessivo 8000 euro+iva, ndr). Servizi che, se acquistati direttamente dal Comune, sarebbero costati molto di più. Ringrazio il direttore artistico in primis e ogni persona che ha contribuito alla riuscita della manifestazione. Un ringraziamento speciale anche a Enzo Iacchetti che ancora una volta ci è stato vicino con grande generosità. Senza dimenticare i nostri principali collaboratori e sostenitori come l’ Amat, Picenambiente e Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno».

Si torna, dunque, nella “realtà quotidiana” come sottolinea il direttore artistico Stefano Vigilante: «Così come Alice dal paese delle Meraviglie, anche tutti noi artisti, organizzatori e pubblico della 38esima edizione del Festival “Cabaret, Amoremio!” riprendiamo le fila dei nostri mondi. Sono sicuro che tutti noi avremmo un consiglio per migliorare qualche momento del festival. Ma sono altrettanto sicuro che ognuno si è portato via un momento particolare di riflessione, così come un momento di grande divertimento e grasse risate.Il mio intento come direttore artistico era quello di fare sì che ognuno uscisse da queste due serate avendo riso tanto e avendo però qualcosa su cui discutere nei giorni successivi.Non è facile cambiare il mondo ma migliorarlo si può. Ma si deve rischiare per farlo. E con questo Festival il rischio ce lo siamo presi.Grazie Grottammare e grazie al suo pubblico sempre attento a cui darei un raccolto di arance d’oro in premio per la sua costante presenza negli anni.Buone vacanze a tutte e tutti».

«La soddisfazione è innegabile. Oggi – così chiude l’assessore alla crescita culturale, Lorenzo Rossi – non è facile costruire un festival dell’umorismo, in un’epoca in cui i linguaggi della comicità sono sempre più eterogenei e si esprimono molto al di fuori del palcoscenico, dalla tv ai social. La direzione artistica di Vigilante e tutti i collaboratori, con umiltà e professionalità, hanno saputo farlo in modo eccellente: arance d’oro di eccezionale livello, ospiti del panorama stand up e una selezione di concorrenti ottima. Una produzione comunale di cui andare orgogliosi».

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