XVI FestivaLiszt, un incontro culturale dedicato al rapporto tra Liszt e Chopin

Il poeta, saggista e musicista francese, Jean-Yves Clément

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE –  “Chopin e Liszt, falsi amici?” è il tema dell’appassionante conferenza che il poeta, saggista e musicista francese, Jean-Yves Clément direttore artistico del Festival Listomanias di Chateauroux, terrà lunedì 27 agosto alle ore 18,30  sotto le Logge di Piazza Peretti, nell’ambito del XVI Festivaliszt,  promosso dalla Gioventù Musicale d’Italia e dal Comune di Grottammare. All’interessante conferenza prenderanno parte anche i giornalisti Tiziana Capocasa e Giovanni Desideri. La conferenza, nel consueto spazio di approfondimento culturale del FestivaLiszt,  verte sul  rapporto di amicizia tra i due grandi geni della musica: Fryderyk Chopin nato ne 1810 in Polonia e Franz Liszt  nel 1811 in Ungheria. Uno riservato, l’altro estroverso, profondamente diversi ma in qualche modo simili, con storie  appassionanti  che si intrecciano per l’Est Europa, terra natale di entrambi e che Chopin porterà sempre nel cuore, la patria come musa,  infatti esordì suonando una Polacca. Liszt invece si ispirava ai maestri come Salieri e Beethoven. Tra Vienna e Parigi i due artisti si incontrano e frequentano pur rimandendo diversi anche nel modo di amare.

Chopin, innamorato follemente di George Sand, l’insegue per tutta l’Europa, mentre Liszt, amante fuggitivo, passa da una donna all’altra. Per capire meglio  la loro poliedrica personalità bisogna ascoltare la loro musica. E se i Notturni esprimono una vena intimista  e sognante, Liszt sa far vibrare mille campanelle, dà ritmo a squillanti suoni e li fa crescere insieme alle emozioni del suo pubblico. Entrambi  i compositori, di raro virtuosismo, esprimono nelle loro opere l’irrequietezza dell’epoca romantica, le passioni e gli ideali dell’uomo. Nella musica di Chopin  note malinconiche con slanci appassionati e drammatici che ricordano le sofferenze dei suoi connazionali polacchi;  in Liszt  toni preiù impetuosi e violenti, con virtuosismi che vanno al di là delle capacità umane e delle possibilità tecniche del pianoforte.

La loro vita musicale ed artistica è  contraddistinta da eventi importanti: il legame controverso e agitato con la scrittrice George Sand e la salute cagionevole spingono Chopin a rinchiudersi in  se stesso dando vita ai numerosi Notturni. Per Liszt, invece, il legame con Maria D’Agoult, madre dei suoi tre figli, l’amicizia con Wagner, la fuga con la principessa Caroline von Sayn-Wittgestein, le crisi mistiche gli permettono di passare, nei suoi 75 intensi anni di vita, da momenti di forte creatività a composizioni più intimiste e religiose. Al termine della conferenza degustazione vini della cantina Le Caniette e Il Conte Villa Prandone, accompagnati dai prodotti tipici Zafferano Piceno che provengono dalle zone terremotate.

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