Il 2017 sta finendo

di MASSIMO CONSORTI –

Meno male. Sarà che il 17 non è mai stato uno dei nostri numeri pro, sarà che due anni di Saturno contro sfinirebbero anche un cadavere ma anche questo anno se ne sta andando, con molte infamie e poche lodi.

A Palermo, un supermercato decide di scontare anticipatamente i pandori. Le telecamere di sorveglianza registrano un vero e proprio assalto a Fort Alamo, con John Wayne che si guarda bene dall’intervenire altrimenti verrebbe travolto dal popolo degli affamati più che dai soldati del generale Santana. Una montagna di pandori viene distrutta in pochissimi secondi, altro che gli assalti ai forni dei Promessi Sposi, in questo caso si è trattato di un vero e proprio saccheggio di merci in sconto. Cosa diavolo la gente se ne possa fare di cinque pandori non si sa, però siccome costano poco meglio fare incetta, non si sa mai.

Sempre da Palermo ci giunge la notizia che l’assessore regionale all’energia Vincenzo Figuccia, si è dimesso dalla giunta perché i politici della Ars hanno deciso di abolire il tetto agli stipendi, dando il via libera, ancora una volta, allo sperpero di denaro pubblico destinato alle tasche dei governanti: “C’è gente che soffre – ha detto Figuccia – e noi che facciamo? Ci aumentiamo lo stipendio. Non sono stato eletto per questo”. Sorprendente.

Rocco Siffredi è balzato in queste ore agli onori delle cronache per la politica e non per il suo ultimo film. Quegli infami della Zanzara gli hanno chiesto, durante una intervista, se fosse disponibile a candidarsi con Berlusconi: “Domani”, ha risposto Rocco, sapendo che così potrebbe continuare a fare il suo lavoro attingendo ad altre storie, altri personaggi, location diverse e sicuramente più nobili.

Vincenzino De Luca non si smentisce mai. Durante la pre-Natalizia seduta del consiglio regionale campano, si è rivolto ai FiveStars dicendo: “Siete degli incapaci, non sapete annaffiare neanche un albero di Natale”. Fin qui poteva starci, ma poi, colto dalla solita sindrome deluchiana, ha alzato il dito medio, un gesto che gli appartiene tutto e che gli lasciamo volentieri.

A proposito di albero di Natale, la triste storia di Spelacchio ha fatto il giro del mondo. A Piazza Venezia i turisti invece di farsi un selfie davanti al balcone del Duce, si fotografano impazziti davanti a Spelacchio che, poverino, guarda tutti mestamente. Eppure lui una dignità ce l’ha, e non dovrà aspettare sicuramente il prossimo reddito promesso agli italiani poveri in campagna elettorale.

E chiudiamo con una lieta notizia. Il bambino nato la vigilia di Natale alla Conad, sta bene. In questi giorni, per strada, abbiamo colto la curiosità della gente che si chiedeva: “Ma come starà quel bambino, quello della tv, quello appena nato al supermercato?” Tranquillizziamo tutti, sta benissimo e mangia come un lupo (anche la Conad).