Punto Aiuto Cittadino, Core scrive ad Acquaroli: «Sistema sanitario obsoleto nel sud delle Marche»

Elio Core, presidente dell'Associazione Punto Aiuto Cittadino

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Elio Core, Presidente dell’Associazione Punto Aiuto Cittadino, scrive una lettera indirizzata al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e al sindaco di San Benedetto del tronto Pasqualino Piunti nella quale, in sintesi, sottolinea “un piano sanitario regionale lacunoso” e richiede la “costituzione di un’azienda sanitaria unica nel sud delle Marche con presenza di reparti specialistici di cardiochirurgia o neurochirurgia”. Di seguito riportiamo il testo pervenuto in redazione:

«L’associazione Punto Aiuto Cittadino, a seguito delle proteste dei cittadini sulle prenotazioni sanitarie e sui tempi di attesa che spesso superano mesi, non può esimersi dal sottoporre alla sua attenzione quanto da noi evidenziato, consapevoli che il sistema sanitario regionale risulta essere obsoleto, distante dai cittadini e penalizzante per il Sud delle Marche. Assistiamo ad una sanità depotenziata rispetto al Nord. Spesso per eseguire una tac, scintigrafia o semplice ecografia, il cittadino deve peregrinare all’interno della Regione (Ancona, Fermo, Senigallia ecc.), percorrendo oltre 200 chilometri, con aggravio di costi economici e stress psicofisico per i pazienti e familiari. Riteniamo che tale sistema posto in essere debba essere superato nell’ottica di una sanità moderna, partecipata e rispondente alle accresciute esigenze del territorio e dei cittadini.

La nostra analisi, dopo anni di prevenzione volontaria sul territorio in ambito sanitario, ci ha spinto a segnalarle quanto segue, nella consapevolezza che il sistema sanitario nelle Marche può e deve essere migliorato, nell’interesse della tutela della salute dei cittadini, peraltro previsto dalla Costituzione.  Per quanto in premessa, ecco dunque alcune proposte che possono essere punti di valutazione e di riflessione per la moderna sanità nelle Marche. Il nostro intervento è solo un semplice contributo di idee e nulla più.

1) Superamento della centralizzazione amministrativa sanitaria regionale e maggiori poteri decisionali ai territori tenendo conto del numero degli abitanti, dei paesi limitrofi, della conformazione del territorio, del turismo e delle maggiori prestazioni sanitarie.
2) Potenziamento della sanità pubblica con copertura degli organici mancanti per medici e paramedici nelle realtà di Ascoli e San Benedetto del Tronto con copertura dei primari mancanti in alcune strutture operative.
3) Potenziamento della medicina territoriale con dotazione di strumenti idonei per la medicina telematica, coinvolgendo i cittadini. Le ricette mediche possono essere inviate dai medici direttamente ai pazienti o alle farmacie di riferimento ad evitare intasamento degli ambulatori medici e file estenuanti per i pazienti.

4) Intensificare e potenziare la prevenzione sul territorio con diffusione capillare delle conoscenze scientifiche per prevenire la salute dei cittadini e per evitare intasamento nelle corsie ospedaliere con aggravio di costi economici. La moderna sanità si sviluppa essenzialmente sul territorio. In ospedale si accede solo per le acuzie e per patologie difficilmente curabili sul territorio.
5) Costituzione di una azienda sanitaria nel Sud delle Marche (Ascoli e San Benedetto)  con poteri di autonomia patrimoniale e gestionale come già avvenuto in altre realtà delle Marche.
6) Dotare il sud delle Marche di specializzazioni, almeno una,  quale Cardiochirurgia, Neurochirurgia o Chirurgia toracica, dopo attenta valutazione del territorio e sulla base delle maggiori incidenze patologiche, bacino di utenza e popolazioni limitrofe.

7) Superamento delle prenotazioni sanitarie tramite il Cup regionale: le prenotazioni possono avvenire nelle aree di appartenenza sanitaria dei cittadini ove già sono presenti sportelli  operativi funzionanti.
8) Gli esami per visite specialistiche e indagini strumentali per diagnosi e cure, possono essere eseguite nei territori di appartenenza dei cittadini, al fine di evitare assurdi spostamenti all’interno della Regione( Ancona, Senigallia, ecc.)
9) Applicazione clausole di penalizzazione per le ASL che non rispettano i tempi di attesa e possibilità del paziente di recarsi nella struttura privata ad eseguire l’indagine o visita, a totale carico del sevizio sanitario nazionale.

10) Potenziamento delle strutture sanitarie di Ascoli e San Benedetto sotto il profilo medico e paramedico.
11) Rivisitazione del piano sanitario regionale potenziando e prevedendo ulteriori servizi  per la sanità territoriale, fulcro della moderna medicina.

Siamo certi che la sua competenza e sensibilità verso queste problematiche, saranno in grado di risolvere atavici problemi di questo territorio, troppo spesso dimenticato non solo sotto il profilo sanitario, ma anche su altri settori».

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