“Ritorno in Oriente”, Roma applaude la collezione dello stilista marchigiano Vittorio Camaiani

di REDAZIONE –

Applausi allo stilista marchigiano Vittorio Camaiani a Roma con la collezione dedicata all’Oriente –

ROMA – Oltre trecento ospiti sono accorsi al defilè di Vittorio Camaiani. La nuova collezione Spring/Summer 2024 del talentuoso marchigiano intitolata “Ritorno in Oriente” ha proposto un tema caro allo stilista marchigiano: il viaggio. La collezione è stata svelata attraverso una sfilata che ha ricevuto enormi consensi da parte del pubblico alla Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna a Roma. La settecentesca dimora nobiliare per l’occasione ha festeggiato il secondo anno della sua rinnovata gestione. Per il prestigioso anniversario Elena Parmegiani, Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna, già Direttore della Coffee House di Palazzo Colonna e giornalista di moda e costume, ha presentato la sfilata. Il Sindaco della Città di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, è intervenuto al defilè elogiando la moda di Camaiani come bandiera dell’eleganza della Regione Marche in Italia e all’estero. Tante le celebrities accorse all’evento: le attrici Lucrezia Lante della Rovere, Karin Proia con il marito regista Raffaele Buranelli, Mita Medici, Giorgia Fiori, la principessa Jeanne Colonna, Lella Bertinotti, il Principe Guglielmo Giovanelli insieme alla consorte Vittoria, l’influencer Kate Cavaliere e molti altri che hanno brindato con i vini offerti dalla Cantina CiuCiu.

Legato all’Indonesia da anni, con questa collezione Camaiani porta in scena, quasi fosse un sofisticato souvenir, l’estetica raffinata e lineare di quelle terre lontane. Sono creazioni che nascono dal cuore, nelle quali si incontrano due mondi che si attraggono da secoli: l’Oriente e l’Occidente. Dell’Oriente Camaiani riporta sapientemente la fluidità, l’eleganza delle linee e dei gesti, ma anche aspetti più visivi come i colori, la vegetazione, i tramonti, in una fusione continua con il nostro immaginario occidentale. Nelle proposte la linearità tipica dell’estetica di Camaiani si “contamina” di fantasie batik che si alternano alle sete comasche, per costruire un incontro affascinante tra vicino e lontano, che permette alla cliente di viaggiare semplicemente aprendo l’armadio. Anche la costruzione stessa dei capi di questa collezione vive di una continua fusione dove non esistono confini, le camicie fluide si appropriano dell’obi giapponese, su molti capi ritroviamo colli alla coreana reinterpretati. Gli abiti da sera, che a tratti evocano atmosfere da Shanghai degli anni Trenta, ci fanno immaginare serate mondane che potrebbero svolgersi a Londra come a Kuala Lumpur.

In questa collezione la donna Camaiani trova una parte giorno con capi che nella linea più occidentale sposano tessuti batik dai disegni a stampa o fatti a mano su disegno dello stilista e realizzati da Quarzia, una valida realtà italiana che opera a Bali. Per la parte sera compaiono camicie di organza abbinate a pantaloni dal taglio smoking, gilet in seta chiusi da alamari realizzati completamente a mano e infine abiti da sera realizzati in doppio chiffon e crepe di seta. La palette cromatica della collezione vira dai verdi della giungla tropicale, agli azzurri del cielo e del mare, fino ad arrivare al beige e al bianco che simboleggiano l’essenzialità dello stile orientale attraversano ruvidi lini, cotone e sete, organze di pesi diversi. Negli accessori l’Oriente domina la collezione attraverso la rafia dei cappelli a pagoda di Jommi Demetrio e le calzature basse sempre in rafia, mentre per la sera compaiono i sandali alti in raso di Lella Baldi. In linea con la raffinatezza della collezione gli chignon magistralmente eseguiti dalla Compagnia della Bellezza ed il trucco diretto dalla make up artist Viviana Ramassotto. Ph.Credit: Roberto Magno, Luigi Scarfia e Paola Labianca. 

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