San Benedetto, Ospedale e Casa di Comunità: siglato l’accordo tra Comune e Ast

di REDAZIONE –

La nuova struttura sarà realizzata entro il 2026. Al Comune l’edificio di via Romagna –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – É stato illustrato alla stampa, nella mattinata di mercoledì 6 settembre, l’accordo di permuta tra la proprietà del terreno di via Sgattoni facente capo al Comune, su cui sorgerà il nuovo edificio che ospiterà l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità, e la struttura di via Romagna, attualmente di proprietà dell’Azienda Sanitaria Territoriale – AST di Ascoli Piceno.  Al fine di rispettare le tempistiche imposte dal PNRR la nuova direzione generale ed amministrativa dell’AST ha dato, in sinergia con il Comune, nuovo impulso all’iter giuridico-amministrativo che ha permesso di arrivare rapidamente alla giornata di oggi. Il nuovo edificio di via Sgattoni sarà la prima struttura nel territorio comunale di San Benedetto che si realizzerà nell’ambito della progettualità del PNRR Missione 6. Il presidio sarà dedicato alla presa in carico e cura di pazienti non in fase acuta.

I posti dell’Ospedale di Comunità, dedicati alle cosiddette “cure intermedie”, serviranno per il ricovero di pazienti che, pur non necessitando di ricovero in reparto ospedaliero per acuti, devono sottoporsi a terapie o trattamenti che richiedono assistenza prolungata nell’arco della giornata e, pertanto, non possono essere adeguatamente curati nell’ambito domiciliare. Parimenti, può rappresentare una opportunità di dimissione da reparto per acuti di pazienti stabili clinicamente ma che non sono ancora in condizioni tali da poter rientrare al proprio domicilio.

«La realizzazione dell’Ospedale di Comunità – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – è una grande occasione sia per l’AST che per San Benedetto, che riceverà una nuova struttura al servizio della sanità pubblica e un nuovo stabile in centro che in futuro potrà servire la comunità. La rapidità con cui siamo riusciti a dare seguito a quest’opera, instradandola verso il suo prossimo avvio, è frutto dell’ottima e fattiva collaborazione che si è instaurata tra l’Amministrazione comunale e il personale dell’AST, in particolare con il direttore dr.ssa Nicoletta Natalini».

«Questo è un momento molto importante per l’AST e per San Benedetto – ha detto la dott.ssa Nicoletta Natalini, direttore dell’AST -. Il PNRR ci offre una grande opportunità grazie ai fondi che vengono stanziati e che serviranno a dotare la città della sua prima Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità. La nuova struttura ospiterà i servizi che oggi hanno sede in via Romagna oltre a quelli propri di una Casa di Comunità, che permetteranno una migliore presa in carico dei pazienti nel loro percorso di cura nonché posti letto di cure intermedie che supporteranno un miglior utilizzo dei posti letto ospedalieri».

Ha fatto eco alle parole del sindaco anche l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli: «Ringrazio per la collaborazione il personale AST e i colleghi dell’Amministrazione comunale per gli sforzi profusi per avviare in tempi brevi questo progetto, che produce l’ulteriore beneficio al Comune di acquisire la struttura in via Romagna, il cui valore è stimato intorno ai 950 mila euro e che la nostra Amministrazione lascerà in dote alla città con l’unico vincolo che sia utilizzata con finalità pubbliche. Il Comune concederà subito il diritto di superficie all’AST così che nelle prossime settimane possa procedere all’assegnazione dell’appalto per la realizzazione della struttura, in modo da rientrare nei tempi stabiliti dallo scadenzario PNRR, che fissa il termine dei lavori entro il 2026».

Secondo quanto illustrato dagli ingegneri dell’AST Giovanni Ferrari e Matteo Narcisi che hanno lavorato alla progettazione preliminare, la nuova struttura sarà realizzata su tre piani, con annesso parcheggio dotato di sufficienti posti auto per rispondere alle esigenze dell’utenza anche nei periodi di massima affluenza. Le tempistiche previste per la costruzione sono di circa 360 giorni di lavoro effettivi, oltre ai tempi necessari per collaudi, arredi e altre incombenze. Il nuovo edificio avrà una concezione architettonica moderna, di alta qualità, ecocompatibile e dotato dei più efficienti sistemi energetici.

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