“Primapersonaplurale”, mostra di Giacomo Giovannetti presso Fiuto Art Space di Ripatransone

di REDAZIONE –

“Primapersonaplurale” è il titolo della mostra di Giacomo Giovannetti, a cura di Alex Urso, allestita presso Fiuto Art Space e aperta al pubblico fino al 4 novembre –

RIPATRANSONE – Sulle colline marchigiane c’è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea. In altre parole, lo scorso 17 giugno, ha aperto le sue porte al pubblico FIUTO Art Space: la nuova galleria d’arte dedicata al contemporaneo. Dodici metri quadrati all’interno dei quali avranno luogo progetti mirati e site specific. Diretto e curato dall’artista Alex Urso, lo spazio si presenta come una piccola e accogliente “nicchia” nel cuore di Ripatransone, borgo di quasi cinquemila abitanti in provincia di Ascoli Piceno. L’obiettivo? Ospitare a cadenza regolare mostre di artisti giovani, affermati e mid-career, convergendo nel piccolo Comune dell’ascolano alcune delle figure più interessanti dello scenario contemporaneo. Dopo la prima mostra di Pasquale Gadaleta, il programma di FIUTO Art Space prosegue con Primapersonaplurale, personale inedita e site specific di Giacomo Giovannetti. La mostra è aperta al pubblico fino al 4 novembre. 

Giacomo Giovannetti è uno, ma potrebbe benissimo essere molti di più. Nato a Senigallia
nel 1983, l’arista marchigiano ha infatti condotto negli anni una ricerca fondata sullo
scambio e sul dialogo con l’altro. Nel suo processo creativo, l’altro è l’elemento fondante:
ora in funzione attiva – collaborando alla realizzazione dell’opera attraverso laboratori e
momenti di confronto – ora in maniera passiva – destinatario ultimo del messaggio –, la
presenza di un interlocutore è per Giovannetti la ragione stessa dell’operare. Realizzate nel corso dell’ultimo anno e mai prima d’ora esposte al pubblico, le opere in mostra presso Fiuto Art Space sintetizzano e portano verso nuovi lidi le riflessioni di Giovannetti sul ruolo dell’arte come strumento relazionale. Ognuno dei grandi dipinti che compongono il progetto è infatti il risultato di un “gioco a due” tra lo stesso artista e la figlia Nina, accolta all’interno del processo creativo come co-autrice dei lavori. Anzi, di più: Nina  è musa e madrina. È lei stessa che invita l’artista a svincolarsi da ogni costruzione mentale, spingendolo a vivere l’evento della creazione con stupore e desiderio primordiale.

Presentate all’interno di eleganti cornici in legno, le opere sono state realizzate da
Giovannetti attraverso un processo di sovrapposizione, sia tecnica che semantica. Ritagli di giornali, stralci di quaderni e vecchie fotografie compaiono sullo sfondo insieme ai
disegni della piccola Nina: quelli della bambina sono frammenti di un mondo fantasioso,
infantile, ma non per questo privo di elementi spaventosi e poco rassicuranti. Cariche di
colore e di significati celati, le carte della bambina si relazionano alle lastre di plexiglass
successivamente sovrapposte dall’artista. Su di esse è l’adulto a intervenire. Seguendo
questa prospettiva di scomposizione e ricomposizione infinita, ogni opera di Giacomo
Giovannetti si presenta come un pastiche di sottocodici, registri, lingue e stili diversi: un enorme rebus che, un po’ come la vita, chiede di essere risolto.

FIUTO Art Space è visitabile mercoledì (dalle 18 alle 23) sabato e domenica (dalle 10 alle
13, e dalle 17 alle 19:30). Tutti gli altri giorni è possibile visitare la galleria su
appuntamento: info@fiutoartspace.com / 3886040199. www.fiutoartspace.com

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