“Processo a Pandora”, Vanessa Gravina e Stefano Artissunch in scena a Porto San Giorgio e Ascoli Piceno

di REDAZIONE –

PORTO SAN GIORGIO – Vanessa Gravina e Stefano Artissunch con “Processo a Pandora. La speranza contro l’accusa” giungono a Rocca Tiepolo di Porto San Giorgio l’8 agosto – in collaborazione con Proscenio Teatro per Epos – e al Chiostro di Sant’Agostino ad Ascoli Piceno il 9 agosto nell’ambito del TAU Teatri Antichi Uniti, luogo di incontro tra le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo che da 25 anni è un fiore all’occhiello della scena nazionale su iniziativa di Regione Marche, AMAT, MiC e 17 Comuni del territorio. “Processo a Pandora” – drammaturgia e regia di Stefano Artissunch, produzione a cura di Synergie Arte Teatro – è una pièce originale, un viaggio tra attualità e mito che affronta il tema delicato e complesso della condizione femminile e del ruolo delle donne nella società alle soglie del Terzo Millennio. Nella mitologia greca Pandora è la prima donna mortale, creata bellissima da Efesto e dotata di tutti i doni e le virtù. La parola Pandora significa “ricca di ogni dono” ed è colei che, per curiosità, aprì il vaso regalatole da Zeus contenente tutti i mali del mondo (violenza, vizi, malattia); spaventata da quello che aveva trovato richiuse frettolosamente il vaso ma sul fondo rimase la speranza che non fece in tempo ad allontanarsi.

Dopo questo accadimento, essendo fuoriusciti tutti i mali, il mondo divenne luogo di morte e distruzione fino a quando Pandora non decise di aprire nuovamente il vaso per far uscire la speranza, l’ultima a morire, così il mondo riprese a vivere e progettare il futuro. La storia si svolge in una sala del tribunale divino dove Pandora è posta sotto accusa da un misterioso pubblico ministero che rappresenta l’ordine e l’autorità degli dei. L’accusa contro di lei è quella di aver liberato tutti i mali nel mondo, portando sofferenza e disperazione all’umanità. Lo spettacolo sotto forma di reading/processo vede Pandora difendersi strenuamente affermando di aver aperto il vaso mossa da profonda curiosità e per esplorare il mondo che le era stato negato.

Attraverso video-testimonianze e flashback, gli spettatori vengono trasportati nel passato di Pandora, dove scoprono il suo rapporto con Zeus, Prometeo ed Epimeteo, nonché la sua lotta personale per comprendere il significato della sua esistenza e della ricerca di redenzione. Nel corso del processo, vengono sollevate domande profonde sulla natura umana, sulla responsabilità e sul ruolo degli dei nel destino dell’umanità. L’opera offre spunti di riflessione sul libero arbitrio, sulla curiosità come forza motrice del progresso umano e sulla speranza come risorsa preziosa anche nelle situazioni più difficili. Con un mix avvincente di dialoghi intensi, monologhi emozionanti e scene coinvolgenti, lo spettacolo si pone l’obiettivo di far riflettere il pubblico sulla complessità della condizione umana e sulla necessità di abbracciare la curiosità e la speranza nell’affrontare le sfide della vita.

«”Processo a Pandora” è il curioso desiderio di libertà – afferma Stefano Artissunch – che porta l’uomo a riconoscere il male e considerarlo occasione di arricchimento come se per poter crescere dovesse passarci in mezzo. Pandora è una risvegliatrice d’anima che ha avuto il coraggio di andare oltre le regole imposte per ottenere di vederci chiaro. Per poter crescere, rinascere ed arricchirsi è doveroso affrontare le proprie paure, ascoltare i messaggi di tutti gli accadimenti della vita, fondamentale è riuscire a non pensare in modo duale (positivo-negativo/ bello-brutto) ma accogliere con fiducia la totalità e trovare in ogni sua manifestazione un insegnamento per esistere. Sono sempre stato attratto dal potere delle storie mitologiche di rivelare le profondità dell’animo umano, mi sono ispirato nell’esplorare il personaggio di Pandora ad un processo teatrale in particolare ad un tribunale divino dove si possa mettere in discussione l’ordine prestabilito e creare uno spazio di confronto tra l’individuo e il divino».

 Il TAU non è solo un’ampia rassegna di spettacoli ma ad arricchire la proposta per il pubblico ci sono gli AperiTAU. Prima dello spettacolo, “Percorsi e itinerari alla scoperta di Porto San Giorgio” a cura del Comune (prenotazione obbligatoria 331 5669129 dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13), dalle ore 19 visita alla scoperta della Ascoli Piceno Romana, partenza da Piazza Arringo, a cura di Comune di Ascoli Piceno e Gianfranca Florio (prenotazione necessaria presso AMAT 071 2075880 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16). Informazioni e prevendite AMAT (071 2072439) e biglietterie circuito vivaticket. Biglietteria nei luoghi di spettacolo: Porto San Giorgio dalle ore 20 (392 4450125), Ascoli Piceno dalle ore 20.30 (334 6634432). Inizio spettacoli ore 21.30.

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