Le “Armonie e Suggestioni” di Giuseppe Alesiani in mostra a Cossignano

di REDAZIONE –

COSSIGNANO – Sabato 22 luglio alle ore 18.30 – l’Amministrazione Comunale di Cossignano taglierà il nastro di una mostra davvero importante perché verranno esposte le opere di Giuseppe Alesiani, artista di Massignano, comune limitrofo, rappresentante dell’arte pittorica tra i più rinomati e importanti del territorio marchigiano. Paesaggi, nature morte ma anche ritratti saranno allestiti all’interno della splendida Chiesa dell’Annunziata, edificio risalente al XIV sec. ricca di affreschi, altari lignei e particolari barocchi meravigliosi, dalla curatrice Serena Scolaro. «Gli orizzonti di Alesiani – afferma la curatrice della mostra – donano allo spettatore, non solo bellezza di cui godere, ma anche spunti di riflessione su quella che, ad uno sguardo più attento, può benissimo ridefinirsi una Critica al Tempo. Le pennellate, i colori, la ricercatezza dai tratti iperrealistici sono testimoni di una presa di coscienza fondamentale… il trascorrere di ogni attimo che diventa Passato». La mostra “Armonie e Suggestioni” di Giuseppe Alesiani chiuderà il 6 agosto e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19; sabato e domenica anche dopo cena dalle ore 21 alle 23. Su richiesta al numero 338.2398086.

Di seguito riportiamo il testo critico di Serena Scolaro:

CRITICA AL TEMPO
Giuseppe Alesiani – Maestro
«Non si tratta di Paesaggi, o per lo meno, non si tratta “solo” di Paesaggi ma di “Orizzonti”, non si parla di “nature morte” ma di “vita vissuta” che in effetti a pensarci bene è molto più appropriato…  Che le opere di Alesiani siano meravigliose è una verità indiscussa che si palesa agli occhi di tutti… ma è quello che raccontano, quello che rivelano che è stupefacente. Rabbia e melanconia si fondono come i suoi colori con l’olio, ogni pennellata, così certosina, ricercata, ponderata e sospirata… scandisce il Tempo.  Questo Arcano Padrone che non lascia adito a vane speranze. Tutto nasce, cresce e muore per lasciare spazio a chi e a quello che verrà dopo di noi. La mano e l’occhio dell’artista fotografano il passaggio delle stagioni, il mutamento della forma e dei colori della natura che lo circonda, che ci circonda. Il Punctum in questo caso non è qualcosa che si vede ma è ciò che si percepisce. La memoria di una vita passata a scrutare, con la fronte corrucciata, le linee del tempo che segnano gli angoli degli occhi. I colori che davvero raccontano ogni loro sfumatura, riescono ad essere romantici, severi e commoventi insieme. Gli occhi di questo maestro raccontano la sua storia, denunciano la sua collera, rinnegano questa società che corre e non si preoccupa del fatto che ogni istante passato è un istante che non tornerà più.  La natura ce lo racconta e, attraverso le mani sapienti di Alesiani, ci urla contro come un monito. Chiuso nel suo studio rimugina su ciò che è stato ma forse ancor di più su ciò che non sarà mai. E si permette di muovere al Sig. Tempo una critica personale davvero commovente… come osa rubare il mio sogno di un futuro radioso lasciandomi solo la certezza di ciò che è stato?!»

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