La Riserva Naturale Sentina diventa sito di conservazione della testuggine palustre

di REDAZIONE –

L’individuazione del sito rivierasco nel quadro del progetto Life dell’Unione Europea –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’ambito di uno dei progetti Life finanziato dall’Unione Europea e coordinato dalla World Wildlife Fund -WWF Italia, la Riserva Naturale Sentina è stata selezionata come uno dei siti di monitoraggio e di conservazione della testuggine palustre europea (Emys Orbicularis). Il progetto ha diversi obiettivi, tra cui il ripristino di habitat favorevoli, il monitoraggio e il ripopolamento della specie, la sensibilizzazione degli utenti e dei fruitori delle aree protette, nonché l’eradicazione delle tartarughe aliene invasive, come quelle del genere Trachemys.  All’interno della Riserva Naturale Sentina sono infatti stati rilevati esemplari di specie aliene di tartarughe la cui presenza è una minaccia per la conservazione delle specie indigene e dell’ecosistema dell’area in generale: a questo proposito si sottolinea che il rilascio in ambiente naturale di esemplari di animali – tartarughe ma non solo – tenuti in casa o provenienti da altre zone è vietato e costituisce un potenziale pericolo per la Riserva. La Riserva ha già avviato le azioni di monitoraggio della testuggine palustre europea, già reintrodotta diversi anni fa grazie al progetto Life che ha permesso il ripristino delle zone umide. Il dott. Marco Zuffi, dell’Università di Pisa, e il dott. Giorgio Marini, zoologo con notevole esperienza nella Riserva Naturale Sentina, si sono avvicendati nell’area per catturare e marcare diversi individui per poi rilasciarli, così che nei prossimi mesi si possano raccogliere informazioni sull’entità della popolazione presente e sulle tendenze in atto tra gli esemplari di testuggine palustre europea. Alle attività di monitoraggio hanno assistito gli studenti delle classi 3B e 4B del plesso “Miscia” dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Nord” che hanno avuto l’opportunità di informarsi e sensibilizzarsi attraverso le spiegazioni dei ricercatori rispetto alla necessità di conservazione di questa specie.

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