Accoglienza agrituristica, Coldiretti Marche: «La ricetta? Vivere, curare e promuovere il territorio»

di REDAZIONE –

MARCHE – Da nord a sud della regione sono 11 gli agriturismi marchigiani da 10 e lode in pagella per l’accoglienza. Quelli i cui titolari hanno conseguito il diploma di Agri host al termine del corso in Ospitalità agrituristica organizzato da Impresa Verde per dare agli operatori gli strumenti adeguati per competere in un mercato che vede viaggiatori dalle molteplici esigenze, a caccia di esperienze e al tempo stesso – ai tempi del Covid – di spazi e sicurezza. «Accoglienza non è solo ciò che diamo come servizio – ha detto Giuliana Giacinti, presidente di Terranostra, l’associazione che riunisce gli agriturismi di Campagna Amica – ma è essere integrati in un territorio, riuscirlo a trasmettere fin dai primi contatti per trasmettere ai potenziali futuri ospiti le sensazioni che troveranno al loro arrivo».

La consegna degli attestati si è svolta all’agriturismo Casa Vecchia di Macerata, una delle realtà di Terranostra alla presenza del presidente nazionale Diego Scaramuzza e di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche. «Siamo agricoltori prima di tutto, non dobbiamo dimenticarlo – ha detto Scaramuzza – Il che significa tradizioni, sapienza, cultura famigliare, saper vivere e avere cura del territorio. Poi come imprenditori abbiamo scelto di metterci al servizio dei turisti che vengono non solo per mangiare e per dormire come in passato ma per un tipo di viaggio diverso, lento, del territorio. Dobbiamo confrontarci tra noi su quello che insieme possiamo offrire al consumatore che non è solo un piatto sopra il tavolo o un letto in una stanza ma tutto ciò che c’è attorno».

I diplomati arrivano da tutte le province: Lucio Curzi (Il Casale, Pergola), Paola Pulita (I Duchi Pellegrini, Santa Maria Nuova), Giorgio Togni (La Dolce Visciola, Cingoli), Stefania Ranaldi (Giro di Vento, Tolentino), Maurizio Capezzani (agriturismo Capezzani, Montecosaro), Francesca Santoni (Le Casette, Fiastra), Michela Panniccià (Il Vecchio Pioppo, Fermo), Maria Pia Rossetti (Agricampeggio Abbruzzetti (Porto San Giorgio), Matteo Galieni, (La Castelletta, Cupra Marittima), Carla Cocci (Fiorenire. Castignano) e Lucrezia Geminiani (Il Palombaccio, Montalto delle Marche). «Terranostra sta facendo un gran lavoro per formare gli operatori – ha detto la presidente Gardoni -. Un aspetto che riteniamo necessario e sul quale investiamo perché sappiamo quanto cambiano ogni giorno le esigenze dei consumatori e di conseguenza delle imprese».

Alla cerimonia anche il sindaco di Macerata e presidente provinciale, Sandro Parcaroli, il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili e il direttore Giordano Nasini. «L’accoglienza è professionalità – ha detto il sindaco – abbiamo tanti produttori e agriturismi di qualità ma dobbiamo fare squadra per proporre al meglio tutto il nostro territorio che è bellissimo, andiamo dalla montagna al mare nel giro di 70 chilometri tra campagne, colline, laghi, grotte e opere d’arte che tutti ci invidiano”. Nelle Marche tra ospitalità e ristorazione si contano quasi 13mila posti letto, circa 600 piazzole di sosta e oltre 18mila posti tavola: nel 2019, anno pre Covid, ha attirato nella nostra regione oltre 171mila arrivi (21% stranieri) e 573mila presenze. A oggi rappresentano l’8,5% del movimento turistico marchigiano.

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