Naima Ficcadenti, dalla DanzArte Academy all’Accademia di Milano:«Un sogno che diventa realtà»

Naima Ficcadenti e Cristina Orsini, direttrice della DanzArte Academy di Grottammare

di REDAZIONE –

Dal piccolo borgo di Ripatransone alla grande città di Milano, l’undicenne Naima Ficcadenti è entrata a far parte degli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto –

RIPATRANSONE – «Credo che le grandi storie nascono ovunque, specialmente dove non te l’aspetti. Il talento insegue le sue ragioni soprattutto in periferia. Ed è proprio negli angoli del mondo che si rafforza il senso della sfida. Perché lì subentra l’orgoglio. Il più piccolo del paese, il più timido, riuscirà a dimostrare di essere il migliore». Così scriveva il grande campione juventino Alessandro Del Piero, uno che in periferia ci è nato e cresciuto, uno che, a soli 12 anni, prendeva il treno per andare ad allenarsi a Parma, dove c’erano le attrezzature sportive, la squadra e soprattutto l’opportunità di inseguire un sogno. Ed è proprio così che è successo a Naima Ficcadenti, 11 anni compiuti lo scorso gennaio, ultima di quattro fratelli, figlia di operai, nata con una grandissima passione per la danza che, in questi giorni, l’ha portata dal piccolo borgo di Ripatransone alla grande città di Milano: da ieri, infatti, Naima è entrata a far parte degli allievi dell’AUB (Accademia Ucraina di Balletto), una delle scuole più prestigiose del capoluogo di regione lombardo in cui vengono ammessi, dopo un’accurata selezione, solo allievi di grande talento. Un sogno che, in parte, si è già realizzato.

Tutto è iniziato con la scuola DanzArte Academy di Grottammare, diretta dall’insegnante Cristina Orsini, che ha cresciuto questa giovane promessa fin dal primo giorno di scarpette a soli 4 anni, formandola ed accompagnandola in questo percorso. Un evento sportivo convince la piccola ballerina a voler assolutamente un futuro in quel mondo da favola: la prima gara con le sue compagne di danza. Una gara che cambia la sua vita. Insieme alle sue amiche, infatti, Naima riesce a vincere il terzo posto nella competizione nazionale, ottenendo non solo l’ambito premio, ma soprattutto la consapevolezza di voler danzare per tutta la vita. Da qui comincia per Naima una nuova vita, fatta di impegno e rinunce, sia personali che familiari: è, infatti, solo grazie al sostegno e ai sacrifici dei suoi genitori, Piero e Ildikò, e alla guida esperta del suo mentore Cristina, che inizia un lungo e faticoso cammino fatto di stage, provini e gare, ma costellato anche di tante soddisfazioni, riconoscimenti, attestati e borse di studio.

Un percorso che le fa girare l’Italia per molto tempo e che sembra possa condurla lontano, finché l’arrivo della pandemia blocca tutto: i viaggi, molte gare e soprattutto la possibilità di allenarsi in palestra. Naima, però, non si perde d’animo e continua a danzare. Quando hai una passione, infatti, non importa dove, non importa come, cerchi comunque di portarla avanti. E così, anche se tutto il mondo si ferma, Naima no, anzi, sembra quasi avere maggiore volontà e caparbietà nel danzare. In un mondo nuovo, cambiato e che forse non sarà più lo stesso, durante giornate colme ora di noia, ora di rabbia, ora di paura, la danza è per lei uno strumento per non tediarsi troppo e trascorrere piacevolmente il tempo, per alleggerire la tensione di alcuni momenti e soprattutto per continuare a sperare e a sognare. Dalla sua cameretta, dove nel frattempo si è fatta montare sbarra e specchio, cerca continuamente lezioni online per tenersi in allenamento e partecipare a quanti più concorsi possibili a distanza. Così si allena e va avanti, riuscendo a convalidare i suoi successi nel periodo estivo.

La svolta arriva durante il secondo anno di pandemia, con l’Accademia Ucraina di Balletto di Milano, scuola con la quale DanzArte Accademy fa regolarmente incontri ed esami, grazie alla direttrice Cristina Orsini, diplomata come insegnante proprio in quest’accademia. Avendo notato il talento e la testardaggine della sua allieva, la maestra Orsini consiglia alla famiglia Ficcadenti di tentare con un’audizione per permetterle l’accesso in Accademia, avvicinando di fatto la piccola a quel futuro che desidera e che la potrebbe formare professionalmente per i prossimi 8 anni. Finalmente e nonostante le difficoltà dovute al periodo, nel mese di febbraio 2021, dopo un esame pratico svolto a Milano, la lieta notizia dell’ammissione porta aria di festa sia in famiglia che nella promettente scuola di danza marchigiana. E così ieri Naima ha iniziato una nuova avventura: ha cambiato città, percorso di studi e scuola di danza; ma questo non sembra preoccuparla, perché, tutti questi cambiamenti la condurranno a fare quello che ha sempre desiderato: danzare.

La caparbietà e la determinazione della piccola Naima ci insegnano una grande lezione di vita. A lei, quindi, auguriamo buona fortuna! A tutti noi, invece, non possiamo che augurare di ricordarci di essere più bambini, nel sognare con fiducia e speranza il nostro futuro, e più adulti, nell’impegnarci con dedizione e costanza per il raggiungimento dei nostri ideali.

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