Settant’anni di Rino Gaetano. Era nato il 29 ottobre 1950

di GIAMPIETRO DE ANGELIS –

Sono già 39 anni che Rino Gaetano non è più tra noi. Eppure, le sue canzoni, il suo modo di cantarle, il suo inconfondibile stile sono più che mai presenti e con una modernità e attualità incredibili. Avrebbe compiuto 70 anni il 29 ottobre di quest’anno Salvatore Antonio Gaetano (era questo il suo nome), non fosse stato per un inspiegabile e terribile incidente stradale sulla Nomentana a Roma, rientrando a casa, in piena notte il 2 giugno 1981. C’è un solo modo di definire Rino: controcorrente o, ancor meglio, fuori dagli schemi. Una voce talmente fuori dal coro da spiazzare, in quel periodo storico.

Potremmo parlare della sua infanzia povera, dei tentativi di studiare, le esperienze teatrali, ma sarebbe inutile. Ci porterebbe all’esterno del personaggio. Rino Gaetano, in un mondo largamente conformista, non aveva né tempo né voglia di conformarsi ad alcunché. Ignorando consigli e giudizi, ignorando la critica che, almeno nei primi periodi, non lo amava, e dopo un po’ di rodaggio sui palcoscenici, aveva inforcato una serie di grandi successi che, come si diceva, a riascoltarli oggi stupiscono e forse piacciono ancor di più. Piacciono perché siamo “svezzati”, oggi, da infiniti generi musicali. Finalmente comprendiamo fino in fondo le sottigliezze, le sfumature, le ironie, i nonsense, gli sberleffi.

Piacciono perché comprendiamo la bellezza e la profondità di canzoni come “Ma il cielo è sempre più blu”, “Mio fratello è figlio unico”, “Berta filava”, “Aida”, “Ahi Maria”, la struggente “A mano a mano”. Comprendiamo la poesia che c’è in tanti versi e l’impegno personale nel denunciare e raccontare, cantando, la condizione umana.  Con la sua voce ruvida, dietro una intelligente ironia, in un modo leggero ma estremamente graffiante, parlava di malesseri, ingiustizie, tematiche umane. Parlava dell’assurdo, della speranza, dell’intimità di ciascuno. Non temeva di essere diverso, non si tirava indietro, non modificava il proprio modo di essere persona e cantante. Andava dritto per la sua strada, con convinzione.

Rino Gaetano era perfettamente consapevole che, nonostante il successo crescente, era osteggiato in certi ambienti politici e non solo, al punto che, in un concerto, aveva dichiarato che a distanza di generazioni e decenni, sarebbe stato maggiormente compreso. Aveva perfettamente ragione. È stato anche profetico oltre che brillante e originalissimo cantautore. Le sue canzoni sono diventate più popolari che mai in questo secolo. C’è stata una magnifica riscoperta del personaggio e dell’artista.  Rino Gaetano continua ad essere tra noi, a modo suo.

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