Capriotti: «In città vince il degrado. Rifiuti, molo sud al buio e sottopasso di via Pasubio pericoloso»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Constato mio malgrado che alla fine il degrado ha vinto. È stato ripristinato il sistema dei bidoni fissi e nonostante ciò l’immondizia continua ad essere lasciata per strada durante tutto il giorno. E non ci fermiamo qui». Con queste parole Tonino Capriotti, consigliere comunale di opposizione, fa una segnalazione al sindaco Piunti.

«Andate a fare una passeggiata al molo sud dopo cena. Buio totale. Dei tanti faretti installati solo pochi funzionano. E se è vero che questo favorisce il mirar delle stelle, altrettanto vero è che favorisce gli incidenti tra pedoni e bici ed impedisce la visione del museo all’aperto ivi collocato. Inoltre non credo che l’impianto luci sia stato installato per non funzionare. Probabilmente lo ripristineranno per Natale. Già dal mese di luglio 2016 le segnalavo in Consiglio comunale (veda l’interrogazione) le oltre 100 lampadine non funzionanti sul lungomare. Sono passati 4 anni e nulla è cambiato visto lo stato della passeggiata del molo sud. Altro segnale di incuria a cui questa Amministrazione ci ha abituato».

Ma non finisce qui, perchè il consigliere comunale di Italia Viva conclude con una nota che riguarda il sottopasso di Via Pasubio. «Il sindaco rispose alla mia interpellanza nell’ultimo Consiglio comunale riguardo il mancato collaudo del parapetto della pista ciclabile che attraversava il sottopasso, con una premessa: non era un passaggio ciclopedonale ma era solo pedonale. – spiega Capriotti – Caro sindaco, si faccia una passeggiata e verifichi ciò che scrive. Le allego le foto appena scattate che evidenziano che il passaggio è ciclopedonale ed altamente pericoloso, visti i pezzi che sta  perdendo. Intervenga prima che accada il peggio.

Le ricordo che la responsabilità ora è tutta sua. Le segnalo invece un’area esclusivamente pedonale continuamente attraversata da bici e monopattini: tutto il centro da Via Moretti verso ovest. Molti turisti mi hanno segnalato la pericolosità di questa convivenza, soprattutto quest’anno in cui si è visto l’incremento delle aree di occupazione del suolo pubblico concesse per favorire il distanziamento nelle attività commerciali e la conseguente riduzione delle aree di transito».

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