San Benedetto, al via il secondo anno della scuola in lingua albanese

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi, sabato 19 ottobre, alle ore 17 nella sede di via Pizzi messa a disposizione dalla Caritas, si avvia il secondo anno scolastico della prima scuola in lingua albanese “Madre Tereza” a San Benedetto. Fortemente voluta dal dott.Vasco Nushi, presidente dell’Associazione Albanese di San Benedetto del Tronto, che rappresenta la foltissima e ben integrata comunità residente nel nostro territorio comunale. La scuola, è nata per far apprendere la lingua di origine ai bimbi di seconda generazione, i quali, rispetto a quelli di prima generazione, avendo minori possibilità in famiglia di praticare in modo costante la lingua albanese, sono a maggior rischio di non acquisire questo importante aspetto della cultura di origine.

«Questo traguardo – commenta orgoglioso il presidente Nushi – è il frutto di una rete di solidarietà che l’Amministrazione comunale del sindaco Piunti, in particolare l’ assessore agli stranieri, dott.ssa Antonella Baiocchi, ci ha aiutato ad attivare. Siamo particolarmente grati all’Amministrazione comunale, al nostro assessore e a Don Gianni Croci della Caritas il quale, sin dall’inizio si è attivato per trovare una sistemazione per gli scolari e gli insegnanti, mettendo a disposizione in modo gratuito i pochi spazi di cui la Caritas dispone, già notoriamente insufficienti per accogliere i bisognosi che vi si rivolgono».

«Per favorire una sana integrazione – afferma l’assessore Antonella Baiocchi – è fondamentale anche mantenere vive le proprie origini attraverso la conoscenza della lingua di origine. Mi sono attivata con entusiasmo per aiutare il presidente Nushi, a realizzare questo importante obiettivo non solo perché lo considero un dovere dell’Amministrazione comunale ma anche per onorare una comunità così ben integrata nel nostro territorio tanto da costituire un prezioso valore aggiunto». Gli albanesi nel nostro territorio, sono una comunità molto nutrita: oltre cinquemila persone, di cui circa mille a San Benedetto del Tronto e gli altri sparsi tra Centobuchi, Monsampolo del Tronto, Cupra Marittima e Martinsicuro.

Copyright©2019 Il Graffio, riproduzione riservata