“Non a Voce Sola”, Annalisa Monfreda presenta il suo ultimo libro a Porto Recanati

di REDAZIONE –

PORTO RECANATI – Dopo il grande successo dell’appuntamento elpidiense con Barbara Alberti ed Antonella Prenner, “Non a Voce Sola” continua il suo percorso all’insegna dell’Himmat, o anelito di colui che cerca, approdando nella elegante e raffinata Porto Recanati. Giovedì 12 settembre, alle ore 21.15 presso l’anfiteatro Natale Mondo, in Corso Matteotti (in Pinacoteca in caso di pioggia o freddo) vi sarà l’incontro con la direttrice di Donna Moderna, Annalisa Monfreda e la presentazione del suo ultimo libro, “Come se tu non fossi femmina”. Prosegue pertanto il percorso alla scoperta della donna come soggetto di vita activa arendtiana, come disconoscitrice dell’immaginario vittimistico e passivo su di sé, e, soprattutto, come portatrice di significato identitario nuovo che nasca non dagli stereotipi di genere, ma da percorsi fatti dalle donne per se stesse. Questa volta l’ospite che esplorerá da un nuovo punto di vista la concreta possibilità di un concetto di felicità per il futuro é la scrittrice e direttrice editoriale Annalisa Monfreda, che interverrà con un appassionato intervento dedicato alla sua riflessione sull’educazione femminile, sfociata anche nell’omonimo libro, dal titolo “Come se tu non fossi femmina”.

Nata a Bari, classe 1978, Annalisa Monfreda é giornalista e scrittrice. Dopo aver studiato Giornalismo all’Università di Bari e alla Carlo Bo di Urbino, e affinato le sue doti musicali al Conservatorio Piccinni di Bari, si é trasferita a Milano per tentare la fortuna nel mondo caldo delle testate giornalistiche. Ha lavorato per Il Corriere del MezzogiornoKultDonna Monderna Geo. Nel 2008 ha cominciato la sua carriera di direttrice giornalistica, che l’ha portata a occuparsi di problematiche del mondo femminile a tutte le etá. É stata infatti energica direttrice d’orchesta di magazine giovanili come Topgirl, di giornali maturi eppure impertinentemente stilosi come Cosmopolitan, fino ad arrivare alla fascia femminile dell’adulta a tuttotondo con Donna Moderna, Starbene e TuStyle.

Sempre attenta alle difficoltá a cui il genere femminile va incontro nel mondo del lavoro e della ricerca del successo personale, non ha mai smesso di affermare che quello che riesce a dare alle donne una marcia in piú sono le idee, la riflessione che genera creativitá e vitalitá e che respinge banalitá e vittimismo, in un certo senso, la libertá di pensare sé stesse ed essere sé stesse. A “Non a Voce Sola” presenterà la sua personale riflessione sulla maternità attiva e creativa, su un modello di educazione che ella stessa pensa in primis per le sue bambine. Ció si é tradotto in un libro dal titolo “Come se tu non fossi femmina”, che vuole regalare 50 piccole lezioni di esperienza materna per mettere al bando gli stereotipi di genere e i paletti imposti dalla societá all’immaginario sul femminile, e, infine, centrare il rapporto madre-figlia/o sul rispetto di sé e sulla libertá propria e dell’altro, dando/riconoscendo la capacitá per ognuno di vivere la propria vita activa.

La Rassegna è patrocinata dalla Regione Marche, dalla Commissione della Pari Opportunità Regionale, dalle Università delle Marche, da un circuito di 14 Comuni , fra cui Porto Recanati e da diversi sponsor privati. Sarà l’assessore Angelica Sabbatini  a spiegare il motivo dell’adesione alla originale rassegna di dialoghi al femminile.

La direttrice artistica, Oriana Salvucci, illustra così il senso della serata portorecanatese: «Per il settimo appuntamento di “Non a Voce sola” ho voluto Annalisa Monfreda e il suo ultimo libro, “Come se tu non fossi femmina”, un libro che possiamo considerare una pietra miliare nell’educazione delle bambine e delle donne. Un libro che si ama, un libro distillato al fuoco dell’esperienza, un libro che è vita vissuta e non arida teoria. É luminosa l’idea del viaggio, questo topos letterario che diventa lettera incarnata, carne viva, vita vissuta. Un saggio di formazione per giovani ragazze, per donne adulte, per uomini e ragazzi consapevoli, per educatori, per insegnanti, ma oserei dire per tutti».

«Con Annalisa Monfreda ho imparato ad apprezzare altre prospettive, altre esplorazioni, a guardare il mondo con occhi nuovi. – afferma Oriana Salvucci – Ma il protagonista di questo splendido saggio-romanzo non è certo il paesaggio che diventa così come il viaggio un espediente letterario per parlare di genere, potere, ambizione, educazione, divertimento, piacere, desiderio, consapevolezza e al fin felicità, quell’insopprimibile bisogno umano che accomuna donne e uomini, bambine e bambini ed ha a che fare con il darsi il diritto di essere se stessi, compito più arduo per le donne abituate e programmate ad essere al servizio dei bisogni e desideri altrui. Tante sono le lezioni da imparare, ma il più grande compito resta ed è quello di seguire un desiderio che sia il proprio e non il frutto delle aspettative altrui».

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