Unione Comunale Pd replica ad Agostini: «Ci opporremo alla chiusura dell’Ospedale di San Benedetto»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Assemblea Unione Comunale Pd di San Benedetto del Tronto esprime un parere contrario alle dichiarazioni dell’ex parlamentare Luciano Agostini inerenti la sanità e l’Ospedale Unico del Piceno. Di seguito riportiamo il testo scritto dal segretario dell’Unione Comunale Edward Rino Alfonsi:«Il Partito Democratico di San Benedetto del Tronto, pur apprezzando il contributo finora offerto da Luciano Agostini al dibattito sul riordino della Sanità del Piceno, ritiene che nell’ultima conferenza stampa dell’ex onorevole, dei rappresentanti del Pd ascolano e della responsabile del gruppo di studio sulla Sanità della federazione del partito, siano state rilasciate  dichiarazioni imprecise e non in linea con le determinazioni dell’assemblea di federazione del 21 febbraio scorso, votate all’unanimità e confermate qualche giorno dopo dalla Conferenza dei sindaci del 26 febbraio.

In particolar modo facciamo riferimento al passaggio, riportato dalla stampa locale, in cui si afferma che “le strutture esistenti”, gli Ospedali Mazzoni di Ascoli Piceno e il Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, “saranno utilizzate per consultori, diagnostica, Rsa e spazi per hospice”. Teniamo a puntualizzare, a scanso di pericolosi fraintendimenti, che nel documento approvato sia dal Pd provinciale che dalla Conferenza dei sindaci, sono stati ribaditi “la centralità e il protagonismo del servizio pubblico della Sanità locale” e la necessità di “ubicare la nuova struttura ospedaliera con le caratteristiche del “primo livello”.

È scritto a chiare lettere e in maniera inequivocabile che “il Partito Democratico della Provincia di Ascoli Piceno, nel condividere le azioni di ulteriori investimenti sull’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno e Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto, messe in campo dalla Regione Marche, ritiene che i due poli debbano essere potenziati e mantenere la loro esistenza,  assumendo caratteristiche proprie dell’ospedale di base, con relative specialistiche e con particolare riguardo per il reparto di Pronto Soccorso” e quindi una impostazione, per la nostra provincia, strutturata su numero 3 ospedali. “Nei due plessi inoltre sarà anche necessario individuare servizi ambulatoriali e di lunga degenza. Solo così sarà possibile dare risposte ai cittadini intensificando e completando la configurazione della rete complessiva sul territorio, dando risposte concrete ai cittadini”.

Questa è l’unica posizione condivisa dalla Federazione provinciale del Pd e dalla Conferenza dei Sindaci che sarà inserita nel Nuovo Piano Sanitario Regionale. Il Partito Democratico di San Benedetto si opporrà a qualunque futuro tentativo di chiusura del nosocomio cittadino e si batterà per il potenziamento dello stesso e per la riqualificazione dei servizi sanitari ospedalieri. Il Pd cittadino auspica inoltre l’intervento del segretario di federazione, Matteo Terrani, affinché ribadisca una volta per tutte e in maniera inequivocabile che eventuali posizioni personali di alcuni esponenti politici locali non rappresentano la linea ufficiale del partito approvata all’unanimità nell’assemblea del 21 febbraio scorso, di cui abbiamo riportato un ampio passaggio nel presente documento e che non è stata rimessa in discussione. Ribadendo da ultimo che la città di San Benedetto del Tronto, in virtù del DM 2.4.2105 n.70 (ovvero il decreto Balduzzi), ha il bacino di utenza idoneo ad ospitare un ospedale di primo livello».

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