“Liberi di non comprare”, il libro di Raffaella Milandri premiato a Cattolica

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Importante riconoscimento per l’ultimo libro della scrittrice e giornalista sambenedettese Raffaella Milandri, “Liberi di non Comprare. Invito alla Rivoluzione”, alla XI edizione del Premio Letterario Internazionale della Città di Cattolica, la cui serata di gala si terrà il prossimo 13 aprile presso il Teatro Regina di Cattolica. «É la prima volta che uno dei miei libri partecipa ad un concorso. – afferma Milandri – Il mio libro è arrivato in quarta posizione, data la levatura del Premio è un ottimo riconoscimento». Fanno parte della giuria del Premio, fra gli altri, Hafez Haidar, candidato due anni fa al Nobel per la Pace; Enrico Beruschi, attore e regista; Angelo Chiaretti Ispettore Onorario del Ministero della Cultura; il Presidente della Giuria Giuseppe Benelli, già Presidente del Premio Bancarella; le giornaliste Rai e gemelle Laura e Silvia Squizzato.

Il libro della Milandri è un saggio che tratta, in maniera singolare, le tematiche dell’anticonsumismo e della salvaguardia dell’ambiente, con richiami a Pasolini e a Baumann, e interventi di Francesco Barbagallo, professore emerito di Storia Contemporanea all’Università di Napoli Federico II, e di Renzo Paris, uno dei maggiori scrittori viventi del Novecento vissuto al fianco di Moravia e di Pasolini stesso. «I miei dialoghi principali nel libro avvengono con Jesus, un senzatetto di New York, e con esponenti di Popoli Indigeni. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito al libro» aggiunge Milandri, che è membro onorario della tribù Crow, in Montana, e del popolo dei San, nel Kalahari.

L’autrice sta terminando in questi giorni il suo sesto libro, che parla dei Nativi Americani. Sei libri in otto anni, un’autrice decisamente prolifica. «Essendo, i miei, soprattutto libri di denuncia che trattano violazioni dei diritti umani, ho premura che siano divulgati, che la verità sia resa pubblica. – spiega Raffaella Milandri – I miei editori sollecitano e plaudono alla mia prolificità, mi hanno già chiesto di scrivere un nuovo libro. Il problema dell’ editoria oggi è che un buon autore con editori validi che lo pubblichino non può considerarsi soddisfatto, finchè non entra nel macchinario della promozione e distribuzione editoriale in cui pochi nomi fanno la parte del leone: bisogna essere tenaci e costanti».

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