Labirinti Familiari di Blow Up, in programma il 14 febbraio “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Dopo la brillante conferenza sulla figura materna curata da Alessandra Ferri e Barbara Montisci, c’è il primo film della sezione sulla maternità nella 24a stagione culturale dell’Associazione Blow Up di Grottammare intitolata Labirinti Familiari: giovedì 14 febbraio presso l’Ospitale, Casa delle Associazioni al Paese Alto di Grottammare alle ore 21.15 verrà proiettato “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar (Spagna, 1999).
Lo spunto narrativo del titolo è ingannevole: “Tutto su mia madre” è infatti il film che il giovane Esteban vorrebbe sceneggiare attorno alla figura materna (Manuela) e che non scriverà mai. La sera del suo compleanno, a Madrid, dopo aver assistito con la madre alla piece di “Un tram chiamato desiderio”, Esteban viene falciato da un’auto, proprio mentre insegue l’attrice Huma Rojo a caccia di un autografo. Lacerata dal dolore, Manuela acconsente al trapianto del cuore del figlio e torna a Barcellona, la città da cui era fuggita 17 anni prima, in un doloroso percorso a ritroso alla ricerca del padre tenuto sempre nascosto al ragazzo: un personaggio egocentrico e distruttivo che ora ha assunto le sembianze androgine di “Lola”.

Le donne di “Tutto su mia madre” sono dei simboli che incarnano in modo archetipico ognuna un aspetto diverso della femminilità: Manuela è la figura centrale, la personificazione stessa della maternità con la sua ostinata volontà di accudire il prossimo; Nina e in qualche modo Suor Rosa incarnano un’altra caratteristica molto femminile, l’istinto autodistruttivo: l’una attraverso la droga e la vita sregolata, l’altra attraverso un altruismo portato all’eccesso che scaturisce probabilmente da un bisogno di annullamento. Huma, la diva di teatro, personifica la quintessenza dell’esibizionismo e della vanità femminile, mentre Agrado somma il meglio di tutti questi mondi possedendo l’unica qualità utile a sopravvivere e ad accettare la durezza della vita: l’ironia, soprattutto verso se stessi. Un classico straordinario, assolutamente da non perdere o da rivedere.

L’ingresso è gratuito con tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2018-2019, rilasciata dall’Assocazione Blow Up al costo di 10 euro e che può essere sottoscritta velocemente all’ingresso. La tessera F.I.C. consentirà di partecipare liberamente a quasi tutte le iniziative del ricco calendario della rassegna.

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