Relazioni Italia-Francia, a Macerata il sindaco Carancini espone le due bandiere

di REDAZIONE –

MACERATA – I vessilli dell’Italia e della Francia sventolano sulle finestre dell’ufficio del sindaco di Macerata, Romano Carancini, a Palazzo Conventati. È la risposta del primo cittadino all’invito del presidente Sergio Mattarella che ha richiamato la politica a difendere e preservare l’amicizia con la Francia e ristabilire immediatamente un clima di fiducia tra Paesi amici e alleati. I fatti riguardano la decisione del governo francese di ritirare il proprio ambasciatore in Italia dopo le polemiche sul coinvolgimento del vicepremier con i gilet gialli e sui controlli alle frontiere. Il Quirinale ha espresso la sua inquietudine per quello che viene considerato lo scontro più grave tra le due nazioni dal secondo dopoguerra e sulla scia dell’iniziativa del rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani, che ieri ha deciso di issare il tricolore transalpino sul balcone della sede dell’ateneo, il sindaco Romano Carancini raccoglie il messaggio.

«È importante, oggi più che mai, difendere e consolidare il rapporto di condivisione e di amicizia che lega le nostre due nazioni e tutti i paesi dell’Europa – afferma il sindaco Romano Carancini – Siamo storici alleati, le donne e gli uomini dei nostri paesi hanno combattuto insieme per la libertà dal nazifascismo e, sempre insieme, hanno successivamente costruito il progetto di un’Europa che superasse i confini e gli individualismi e che potesse, nel segno dell’unità, garantire un futuro di sviluppo, di prosperità e di pace. Non si tratta di essere tutti francesi, si tratta, piuttosto, di essere tutti europei e l’apposizione della bandiera francese, accanto a quella italiana, vuole essere un gesto piccolo ma simbolico».

«Il nostro pensiero – prosegue il sindaco – corre immediatamente agli amici della città francese Issy-les-Moulineaux, con i quali, grazie a un prezioso gemellaggio che dura da quasi 40 anni, abbiamo costruito, con orgoglio e convinzione, un piccolo esempio di quello che dovrebbe essere un cammino di amicizia e di partecipazione. Mi piacerebbe – conclude il sindaco – che questo gesto fosse condiviso da tutti i sindaci del Paese, indipendentemente dall’appartenenza politica, nel nome del futuro della nostra Europa».

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