Regolamento Dehors, interviene Urbinati: «Danni pesanti per le attività economiche e rischio licenziamenti»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, ex assessore al Commercio del Comune di San Benedetto del Tronto, bolla come «sbagliata e dannosa per il commercio, il turismo e l’occupazione della città», l’ipotesi di modifica del regolamento comunale di San Benedetto in materia di dehors. Ipotesi che limiterebbe la possibilità di commercianti ed esercenti ad occupare suolo pubblico di fronte alle loro attività. «Se è vero che la Soprintendenza ha contestato alcuni punti del regolamento è anche vero che un buon amministratore deve saper trovare un equilibrio tra gli interessi di tutti gli stakeholder. – sottolinea Urbinati – L’ipotesi di modifica circolata in questi giorni restringe pesantemente la possibilità per le attività commerciali e di somministrazione di migliorare i loro profitti e mette a repentaglio centinaia di posti di lavoro. Gli esercenti hanno già parlato di rischio licenziamenti a causa delle perdite economiche che comporterebbe il nuovo regolamento sui dehors».

«È un dato accertato – prosegue Urbinati – che a San Benedetto come in tutta la Regione Marche il settore del commercio e quello della somministrazione ha assorbito gran parte di coloro che erano occupati nell’industria e nel manifatturiero e che hanno perso il posto di lavoro. È altrettanto evidente – continua il capogruppo – che ad ogni pubblicazione di bando regionale per il sostegno alle attività produttive sono numerosissime le richieste. Un’evidenza suffragata dai dati della Regione Marche».

«Essendo stato assessore al Commercio ed alle Attività produttive del Comune di San Benedetto dal 2011 al 2014 ed avendo contribuito alla stesura dell’attuale Piano per l’occupazione di suolo pubblico – aggiunge ancora Urbinati – concordo con i commercianti sul fatto che grazie ad esso siano stati creati centinaia di posti di lavoro che ora, come apprendo dalla stampa, possono essere messi in discussione dalla bozza del nuovo regolamento che l’Amministrazione Piunti intende portare all’attenzione del Consiglio comunale. Visto l’ormai acclarato disinteresse del sindaco Piunti verso le categorie produttive, faccio appello agli esponenti di Giunta ed ai consiglieri comunali di maggioranza – alcuni dei quali conoscono bene le necessità degli operatori, essendo essi stessi coinvolti in attività produttive della città, ed in particolare ai gruppi di Forza Italia e della Lega che hanno sempre sbandierato un’incondizionata vicinanza agli imprenditori della città – di condurre il sindaco sulla giusta via, ed a non essere complici di centinaia di licenziamenti che colpiranno purtroppo anche una fascia di lavoratori molto giovani».

Il capogruppo Urbinati coglie poi l’occasione per intervenire anche sul dibattito relativo alla direttiva Bolkestein. «Durante il mio mandato da assessore mi sono battuto e speso – afferma – interloquendo anche con le autorità dell’Unione europea a Bruxelles, per trovate rimedio alla direttiva Bolkestein che potrebbe penalizzare pesantemente il settore balneare che nelle Marche rappresenta la parte preponderante dell’offerta turistica. Recentemente il Governo ha assicurato ai titolari di concessione demaniale per gli stabilimenti balneari una proroga di 15 anni. Provvedimento che mi trova d’accordo. Ma per onestà intellettuale – sottolinea Urbinati – bisogna ricordare che questa proroga è nettamente contraria alle direttive europee e la UE si sta preparando ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia che ricadrà sulle spalle di tutti i cittadini. È giusto scaricare sulle tasche degli italiani il peso di queste sanzioni? E chiedo all’amministrazione comunale di utilizzare stesso peso e stesse misure nei giudizi e nelle azioni conseguenti che riguardano deroga alla Bolkestein e nuovo regolamento di occupazione di suolo pubblico, cosa che non mi pare stia facendo».

«Mi appello, dunque – conclude Urbinati – al senso di responsabilità di Giunta e consiglieri, vista la completa mancaza di attenzione del sindaco verso questi temi, affinché impediscano gravi errori e danni economici a tutta la città. Un bravo amministratore deve sapere trovare l’equilibrio tra i diversi portatori di interessi, in questo caso operatori commerciali, Soprintendenza e lavoratori. Io sto con le imprese ed i lavoratori della mia città».

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