Si chiude il sipario sul XVI FestivaLiszt con un bilancio più che lusinghiero

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE –  Il FestivaLiszt si conferma come la manifestazione musicale di punta  dell’estate grottammarese e dell’intera Regione. È un bilancio più che lusinghiero, dunque, quello che accompagna la XVI edizione di un grande evento che ha visto la partecipazione nella Chiesa di San Giovanni Battista  di un pubblico eterogeneo. Tanti gli appassionati ad anche giovani, provenienti da tutta Italia per ascoltare i vincitori dei premi internazionali come il turco Can Çakmur, appena  ventenne, che ha emozionato il pubblico con gli “Studi trascendentali” di Liszt e l’inglese Alexander Ulmann con l’appassionante “Uccello di fuoco” di Stravinskij. Chiesa gremita anche per i fuoriclasse della tastiera: il virtuoso francesce Pierre Réach che ha regalato ben quattro bis, e Jean-Marc Luisada, Premio Liszt alla carriera, che ha eseguito un concerto  degno delle migliori sale di tutto il mondo con brani  impegnativi e di raro ascolto di Schumann, Liszt e Chopin eseguiti con rara maestria.

«Sono molto soddisfatta  di questa edizione – ha detto Rita Virgili, presidente della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia-Sezione “Livio Petrini”, che organizza il festival – con proposte varie che hanno abbracciato i vari tipi di pianismo e di interpretazione. I giovani  talenti Can Çakmur e Alexander Ullman, il 20 e 22 agosto hanno  strabiliato il pubblico con i loro virtuosismi e la tecnica perfetta, mentre Réach e Luisada, vere pietre miliari del pianismo internazionale, hanno stupito per le interpretazioni davvero magistrali. Il pregio del Festival è quello di poter ascoltare dal vivo tante grandi personalità del pianoforte ed emozionarsi per le loro interpretazioni, uno stesso brano non è mai uguale, perché cambia il modo di suonarlo».

Pubblico come sempre variegato. «Al Festival hanno partecipato appassionati provenieni da vari luoghi – ha aggiunto Rita Virgili – da Pesaro, Ancona, Milano, Roma, Pescara e L’Aquila, a dimostrazione della notorietà e rilevanza raggiunte dal Festival. Intenditori, ma anche tanti giovani e stranieri». Dunque un festival di altissimo livello che non ha deluso le aspettative, già dal concerto d’anteprima del trio di fiati molto apprezzato – composto dai giovani talenti Marco Di Domenico (flauto), Francesco Di Giacinto (oboe) e Giuseppe Federico Paci (clarinetto) – che si è esibito in una insolita location come il prato della balconata del fiume Tesino.

L’organizzatrice ha ricordato anche l’importante gemellaggio con il festival “Listomanias” di Châteauroux. Il presidente di tale festival, Jean-Yves Clément è intervenuto alla conferenza  sotto le Logge di Piazza Peretti che ha richiamato un folto pubblico di amanti di musica romantica, desideroso di approfondire con tante domande il legame di amicizia tra Liszt e Chopin e la differenza della loro musica. In conclusione il FestivaLiszt è una manifestazione fortemente radicata sul territorio, anche con le degustazioni di vini e prodotti tipici. Per il vicesindaco Alessandro Rocchi il “Festivaliszt è una delle manifestazioni più importanti di Grottammare, cresciuta negli anni che richiama sempre numerosi spettatori per l’elevata qualità del programma e degli ospiti”. Immancabili i ringraziamenti degli organizzatori per la ditta Giocondi Strumenti Musicali che ha  fornito uno splendido pianoforte Yamaha e per don Giorgio, parroco della Chiesa di San Giovanni Battista dall’acustica perfetta.

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