I primi dieci anni dello sportello Informadonna di Macerata, bilancio e prospettive

di REDAZIONE –

MACERATA – In occasione delle recenti iniziative per la Giornata internazionale della donna, il Comune di Macerata ha celebrato i dieci anni di attività dello sportello Informadonna. Si tratta di un servizio dell’assessorato alle pari opportunità, creato per offrire informazioni e orientamento su servizi, lavoro, associazionismo, politica, tempo libero, iniziative sociali, culturali, formazione, imprenditoria, diritti. Anche un luogo che offre la conoscenza e l’orientamento ai servizi di accompagnamento e tutela delle donne nelle difficoltà o in momenti peculiari della vita. Politiche per la maternità, salute di genere, conciliazione dei tempi di vita e lavoro, servizi sociali, salute, prevenzione e assistenza della violenza, disoccupazione. Servizi attivi sul territorio, con cui da una parte l’Informadonna è in rete per facilitarne la conoscenza e l’accesso, dall’altra con cui collabora attivamente.

Lo sportello Informadonna si avvale della collaborazione sussidiaria delle associazioni che operano nel settore culturale, socio-assistenziale, dei diritti umani e civili; degli altri organismi territoriali di parità e delle istituzioni cittadine. Appena rinnovata la convezione che, sin dal 2008, regolamenta una collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine Forense per una prima informazione e colloquio legale sui temi legati ai diritti, all’eguaglianza, alla non discriminazione di genere in ambito sociale, familiare, culturale e lavorativo.

«Lo sportello Informadonna ha un logo e una carta dei servizi, canali di comunicazione e pagina web attraverso cui promuove le politiche comunali per le pari opportunità. Oggi – ha affermato l’assessore Federica Curzi nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sul servizio e per parlare delle prospettive future – dopo dieci anni di attività, riferiamo sui numeri e statistiche di accesso ai servizi e alle informazioni erogate e, con l’occasione, presentiamo il nuovo logo che abbiamo adottato a parite dall’8 marzo 2018».

Il primo intervento è stato quello dell’operatrice Silvia Lorenzetti  che in questi dieci anni ha seguito lo sportello, la quale ha raccontato con i numeri un bilancio e l’evoluzione del servizio. Dal 2007, 6.653 sono stati gli utenti che si sono rivolti all’Informadonna (6.087 donne e 566 uomini), 4758 lo hanno fatto presentandosi direttamente allo sportello, altri 1.200 al telefono, 432 per mail e 241 con altre modalità. La fascia di età dell’utenza più numerosa è quella che va dai 26 ai 35 anni (2.493) quella più esigua sopra ai 55 anni (59), 1.767gli utenti  minori di 25 anni, 1.386 dai 36 al 45 anni e 948 dai 46 ai 55 anni. Le persone che si rivolgono all’Informadonna sono per la maggior parte in cerca di occupazione (2.065), 1.362 invece i disoccupati, 124 liberi professionisti, 108 appartengono al settore dell’artigianato, 313 le casalinghe e 35 le pensionate. Per quanto riguarda invece le aree di interesse, quella più gettonata è inerente il lavoro (2.083 utenti), scuola e università 593, 843 quella dell’orientamento di immigrati.

Sono stati invece 583 i contatti per lo sportello legale Informadonna, 561 femmine e 22 maschi tra i 30 e 45 anni la fascia d’età più ampia, 497 italiani e 86 stranieri per la maggior parte conviventi, 133 con diploma di scuola superiore, 132 con laurea specialistica e 172 con master e dottorato. I contatti maggiori, 253, sono avvenuti per informazioni sul diritto della famiglia, 87 diritto del lavoro, 58 diritto minorile e 53 diritto dell’immigrazione. Per quanto riguarda le problematiche, su un totale di 611, utenti, 54 hanno riguardato separazioni e divorzi, 42 l’affidamento di minori, 37 il lavoro minorile, 65 le truffe ad anziani e pensionati, 62 violenze, molestie, maltrattamenti e abusi, 121  mobbing e malattie professionali, 56 stalking e 128 l’imprenditoria.

L’assessore alle pari Opportunità Federica Curzi ha infine rilanciato e aperto le porte a ulteriori collaborazioni. «É la migliore occasione possibile per invitare attorno allo stesso tavolo la rete di relazioni  – ha detto – che possono cucire insieme i pezzi del sostegno e della promozione delle politiche di parità, di rispetto dei diritti. Da oggi parte la programmazione condivisa con tutti i soggetti che risponderanno all’invito dell’Amministrazione comunale. Oltre che una immagine rinnovata, un lavoro condiviso, in ascolto dei problemi e dei diritti delle persone, delle donne. Una progettazione fatta di relazioni e rivolta al futuro».

All’incontro hanno portato il proprio contributo Federica Meschini dell’ATS 15/Commissione Pari Opportunità Regione Marche, la UIL Marche; Natascia Mattucci docente Unimc e delegata del Rettore per le pari opportunità; Francesca Coltrinari, docente Unimc; Maria Cristina Ottavianoni, Presidente dell’ordine forense di Macerata; Cinzia Maroni, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati Macerata; Cristina Monachesi del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei medici di Macerata e vice presidente del Consiglio delle  donne di Macerata; Ninfa Contigiani, presidente del Consiglio delle donne di Macerata e Mirella Staffolani pediatra.