San Benedetto, Alice Pagani riceve il premio giovane promessa della letteratura: «Ophelia è il romanzo di una figlia in crescita»

(foto di Eliana Enne per Il Graffio.online)

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella splendida cornice della Palazzina Azzurra si è svolta venerdì 15 luglio l’edizione 2022 del “Premio giovane promessa della letteratura nazionale”, evento organizzato dall’associazione I luoghi della scrittura fin dal 2015 con il preciso scopo di promuovere autori under trenta, nella convinzione che possano costituire il volano del futuro della letteratura italiana. La serata si è svolta con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto ed è stata condotta da Mimmo Minuto e Letizia Guidi, membro della Giuria del Premio. La scelta quest’anno è ricaduta su Ophelia (ed. Mondadori), romanzo di formazione di Alice Pagani, giovanissima attrice Ciak d’oro 2019 come rivelazione dell’anno per aver interpretato Stella nei film Loro 1 e Loro 2 del regista premio Oscar Paolo Sorrentino.

«È il romanzo di una figlia in crescita» ha dichiarato l’autrice, visibilmente emozionata anche per la presenza della sua famiglia al completo e del sindaco di Ascoli Piceno, sua città natale. «Quando si è adolescenti non è facile raccontarsi, così come non è facile per un genitore comprenderci. Pur non essendo autobiografico, ho voluto attingere a esperienze vissute, a cose che ho provato, a pensieri che tenevo nascosti in un diario o registrati in un file audio del telefonino. Avevo una forte urgenza di comunicare quello che oramai mi esplodeva dentro ed è per questo che lo stile narrativo eterogeneo che alterna flusso di coscienza a dialoghi, prosa a poesia, ci sono lettere, musica, respiri.»

Questa la motivazione del Premio, che l’autrice ha dedicato al nonno recentemente scomparso: “Per aver esposto le fragilità degli anni intensi e significativi della propria adolescenza e aver affrontato le ferite della propria esistenza attraverso un registro comunicativo che, alternando prosa e poesia, risulta efficace e mai banale; per aver raccontato il Piceno, una provincia ancora poco nota ai più, mostrandone pregi e limiti e valorizzandone i tratti salienti; per aver affrontato tematiche di grande attualità come la solitudine, la depressione, la separazione dei genitori, la mancanza di punti di riferimento, la gestione delle emozioni, le difficoltà economiche, il conflitto tra l’attaccamento alle proprie origini e il desiderio di cercare nella metropoli nuove opportunità; per l’originalità dell’impostazione della scrittura, capace di rendere immagini intense e palpabili così come i sentimenti a cui rimandano; per aver saputo coinvolgere il lettore nelle vicende più intime di un complesso percorso di maturazione personale”.

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