Alchimie d’Arte, Monica Ferraioli presenta “Macchie nel nulla” il 23 aprile a Centobuchi

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Sabato 23 aprile alle ore 17.30, presso la “Nuova sala riunioni” in piazza dell’Unità a Centobuchi, Alchimie d’Arte, con il Patrocino del Comune di Monteprandone presenterà dopo i primi cinque incontri al maschile finalmente un’autrice donna, Monica Ferraioli, e la sua ultima opera dal titolo Macchie nel nulla ed altri racconti” edito da Scatole Parlanti. Condurranno la serata Domenico Parlamenti Presidente di Alchimie d’Arte e Antonella Baiocchi Psicoterapeuta, esperta in criminologia. Esporrà i suoi dipinti l’artista Carina Pieroni,  la voce recitante della serata sarà dell’attrice Sonia Burini. A fine serata, fino ad esaurimento scorte, in regalo il cd della storia di “Alchimie d’Arte”. L’ingresso è gratuito, sono gradite prenotazione. Verranno richiesti green pass e mascherina. Ingresso in sala alle ore 17. Prenotazione: 3285546583.

Monica Ferraioli è nata ad Ancona nel 1964. Laureata in Lingue e letterature straniere a Urbino, ha iniziato la sua attività editoriale come traduttrice. Nel 1995, durante l’incarico di addetto ufficio stampa per il Teatro Stabile delle Marche, ha pubblicato “Bisogna fare come i finlandesi”, testo nato da un incontro con Valeria Moriconi. Tra le sue pubblicazioni figurano inoltre i romanzi “La  sentinella del fortino abbandonato”(Edizioni Montag,2012) e “Cenerentola oggi calzerebbe il 41” (Gilgamesh Edizioni,2018). Due sue racconti si trovano nell’Antologia “13 pezzi facili” (Editrice Cattedrale Ancona,2014).

In “Macchie nel nulla ed altri racconti”, i personaggi dei racconti sono individui comuni, spesso in conflitto con se stessi con gli altri o con l’ambiente in cui si trovano a vivere. La lotta che puntualmente emerge sembra arrivare alla frustrazione, dall’incapacità di comunicare o di far cadere le maschere che inquinano l’autenticità di rapporti umani sempre in bilico,talvolta a un passo dalla risoluzione o, al contrario, dall’abisso della disperazione. Senza fuochi d’artificio o finali a sorpresa, queste storie ci ricordano che ogni partitura, tracciata sapientemente dalla penna di Monica Ferraioli, potrebbe diventare prima o poi, nel bene e nel male, anche la nostra.

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