“Stabat Mater”, il controtenore Nikos Angelis celebra il Venerdì Santo in diretta facebook

 di ROSITA SPINOZZI –

Un suggestivo appuntamento fra arte e musica in grado di elevare lo spirito e farci sentire ancora più uniti in un giorno particolarmente denso di significato religioso in quanto preludio alla Pasqua. Si avvicina, dunque, la data dell’intervento artistico-musicale “Stabat Mater” e, come direttore artistico dell’Associazione Culturale “Medea”, il controtenore Nikos Angelis illustra il programma organizzato in occasione del Venerdì Santo “all’ora nona”. L’evento, infatti, avrà luogo venerdì 10 aprile alle ore 15 sulla pagina facebook dell’Associazione Culturale “Medea” con la partecipazione di Nazzareno Menzietti che, partendo dalla riflessione sullo Stabat mater, farà la lettura della Crocifissione di Carlo Crivelli, uno stupendo pannello tratto da un polittico databile al 1485. Media partner dell’evento tra arte e musica è “Radio Incredibile”.

«Eseguirò la celebre sequenza gregoriana dello “Stabat Mater” – il cui testo ispirò tutte le successive composizioni musicali dal Medioevo fino alla musica contemporanea – che porta ai nostri giorni una vexata quaestio articolata su più piani, primo fra tutti quello musicale e testuale» spiega Nikos Angelis «Piano musicale: La melodia gregoriana presente sui nostri graduali è il frutto dell’unione di più frammenti musicali provenienti da fonti diverse e spesso cronologicamente distanti tra loro. Piano testuale: Per analogia con alcune laude in volgare sul tema dell’Addolorata, per esempio Donna de paradiso, la tradizione attribuisce la paternità del testo al monaco francescano Jacopone da Todi (ca. 1230-1306), tesi assai discussa dalla critica moderna».

Tuttavia, osservando le caratteristiche formali e la maggior parte delle fonti pervenute, Angelis sostiene che possiamo stabilire un limite cronologico del testo al XIII secolo: il testo si presenta con la struttura tipica delle tarde sequenze latine, molto simile alle laude in lingua volgare: venti strofe di tre versi ciascuna (due ottonari e un senario di chiusura) con uno schema metrico (aab ccb). «Una preghiera di un’impressionante efficacia rappresentativa. La Madre assiste, in lacrime ai piedi della croce, alle pene inferte a suo figlio Gesù Cristo. Nei primi versi c’è la descrizione della scena. Seguono una serie di interrogative che assumono, nel contesto, una forma di invettiva : “Quale uomo non piangerebbe nel vedere la madre di Cristo in tanto supplizio?” , “Chi non si rattristerebbe al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio?”».

«La tensione del racconto viene bloccata con un momento di grandissima passione,  l’invocazione dell’orante alla Madre nell’Eja Mater “O madre, fonte d’amore, fammi provare lo stesso dolore affinchè io possa piangere con te”. Una lunga anafora, scandita dall’imperativo presente “fac”, riprende la tensione della sequenza -“Fa’ che il mio cuore arda nell’amare Cristo Dio”, “Fammi piangere intensamente con te”,  “Fa’ che io porti la morte di Cristo”- culminata dall’intenso grido del peccatore che si rivolge a Cristo in cerca di salvezza dalle fiamme dell’Inferno» conclude il controtenore di origine italo-greca «Come nostra consuetudine, anche questo intervento sarà “tra arte e musica” con la partecipazione di Nazzareno Menzietti. Ringrazio, inoltre, il nostro media partner  “Radio Incredibile”».

Un evento decisamente imperdibile per il quale aspettiamo i nostri lettori connessi venerdì 10 aprile alle ore 15 sulla pagina facebook dell’associazione culturale “Medea”
https://www.facebook.com/associazioneculturalemedea/

Copyright©2020 Il Graffio, riproduzione riservata