Un nuovo Museo sui Piceni a Torre di Palme

Museo Archeologico in Piazzale della Rocca a Torre di Palme

di AMERICO MARCONI –

Tutto viene alla luce tra la fine del 2016 e la primavera del 2017 durante lavori di scavo della Edison in località Contrada Cugnolo, a Torre di Palme. Dove affiorano dapprima due tombe isolate e poi un’intera necropoli con 19 tombe picene. Si è subito attivato un gruppo di archeologi per il recupero, la catalogazione e il restauro dei ritrovamenti. La necropoli risale al VI secolo a.C., periodo che rappresenta l’apogeo della Civiltà Picena. In tempo record sono stati trovati fondi e locali dove esporre parte del rinvenuto. E lunedì 15 aprile 2019, alla presenza di numerose autorità, si è inaugurato il nuovo Museo Archeologico in Piazzale della Rocca, nella stessa Torre di Palme. Per l’occasione è stato presentato il bellissimo volume illustrato “Il prestigio oltre la morte. Le necropoli picene di Contrada Cugnolo a Torre di Palme” curato da Giorgio Postrioti e Diego Voltolini, edito da Andrea Livi di Fermo. Libro che ben spiega la storia della scoperta e la complessità del lavoro svolto.

Nel Museo Archeologico, sono stati collocati i ritrovamenti più significativi. Per ora sono due: la Tomba 9, detta tomba della Signora, e la tomba 17. In quest’ultima era sepolta una bimba con il suo pendaglio a cavallini, una chela di granchio come portafortuna e vasi ai piedi. Nel futuro sarà sistemata anche una tomba maschile con le sue armi. La Signora è certamente il ritrovamento più ricco e interessante. Trattasi di una donna sui 40 anni, vissuta nella prima metà del VI secolo a.C., sepolta sul fianco destro avvolta in un sudario, i cui lembi sono tenuti fermi da una quarantina di fibule (una sorta di spille di sicurezza del passato). Le fibule sono di varia dimensione da piccole (3cm) per il velo del capo, a enormi (oltre 30cm); in bronzo e ferro alcune arricchite con ambra. L’ambra di origine baltica fu senz’altro il materiale più prezioso usato dai Piceni del sud. Presente in questa sepoltura anche in una collana a più fili e pendagli.

Sul capo della Signora spicca una coppia di dischi metallici, dischi tipici solo di questa zona geografica, la cui funzione era quella di tenere ferma un’acconciatura/copricapo. Nella zona pelvica è appoggiato un anellone piceno a quattro nodi, misterioso oggetto in bronzo, probabilmente legato alla fertilità e alla religiosità. (ndr.Vedi Anellone a nodi piceno nella presente rivista). Ai piedi della Signora, della ricca Signora, un cospicuo corredo vascolare testimonia la funzione sociale del cibo e del bere, sottolineata dalla presenza di spiedi e di un coltello. Non mancano rocchetti e una fuseruola, oggetti usati nella tessitura. Atto che va oltre la funzione pratica del foggiare indumenti perché investe il significato di tenere insieme la famiglia e i fili dell’intera esistenza.

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