di ROSITA SPINOZZI –
PORTO RECANATI – Il pericolo corre sul web che, purtroppo, non è più soltanto sinonimo di informazione, svago e approfondimento. Soprattutto per i giovani. Ne è chiara testimonianza la vicenda della blogger 19enne di Porto Recanati che istigava all’anoressia le ragazze che la seguivano sulla rete, magari considerandola un modello da imitare. Denunciata dalla polizia di Ivrea, la blogger consigliava diete a dir poco drastiche e terapie che avrebbero portato inevitabilmente all’anoressia. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia presentata dalla madre di una quindicenne residente a Ivrea che, suggestionata dai consigli del blog, aveva iniziato ad accusare gravi disturbi alimentari sfociati in una costante perdita di peso, al punto tale da dover ricorrere alle cure di uno psicologo.
Gli investigatori del commissariato di Ivrea, dopo aver individuato la blogger attraverso la creazione di un apposito account, hanno rilevato che molte adolescenti, comprese in una fascia d’età tra i 14 e 15 anni, le chiedevano consigli su come mangiare. La blogger è stata denunciata e la polizia ha chiesto all’autorità giudiziaria l’oscuramento del sito “incriminato”, ma il pericolo non finisce di certo qui. Perché questo è soltanto uno dei tanti episodi inerenti i molteplici rischi in cui è possibile imbattersi sul web,universo virtuale dove ormai in tanti si rifugiano.
Internet, si sa, è un mondo parallelo che se da un lato promuove le relazioni sociali ed è interessante fonte di informazione, dall’altro ha il suo rovescio della medaglia riconducibile a individui che non si fanno scrupoli ad ingannare la gente. I tentacoli della rete sono soliti catturare le persone più ingenue e vulnerabili, a prescindere dall’età, convinte del fatto che tutto quello che trovano sia oro colato. Ebbene non è così. Navighiamo pure su Internet, ma facciamolo senza mai smarrire la giusta rotta. E soprattutto è necessario diffidare da chi, senza averne la qualifica, dispensa consigli che possono essere nocivi alla salute.
