“Stragi, banditi e povertà”: Alchimie d’Arte presenta il romanzo storico di Maria Monica Gentili

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Quinto evento di Alchimie d’Arte del 2024 e terzo romanzo storico, sabato 13 aprile alle ore 18, presso la Sala Riunioni in Piazza dell’Unità a Centobuchi, con il patrocinio del Comune di Monteprandone, la collaborazione di Avis Monteprandone, Code Service, Auser Monteprandone e Farmacia San Giacomo, l’Associazione presenterà la scrittrice Maria Monica Gentili, e il suo primo romanzo storico “Stragi, banditi e povertà. Storia di un padre” (ediz. Artestampa). L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti. La voce recitante sarà Maria Trizio, esporranno gli artisti Daniele Merli e Laura Nardinocchi. Ingresso gratuito. Info: 3285546548.  Maria Monica Gentili, nasce nel 1959. Studia e insegna nel Liceo Classico “S.Grattoni” della sua città natale, Voghera, accorpato poi nel Liceo “G.Galilei” come sezione classica. Ha scritto: In viaggio con gli antichi, insieme a A. Piva per i tipi della Nuova Italia, ove ha curato lì antologia di autori greci. Ha collaborato alla revisione di grammatiche latine e alla redazione di opuscoli di esercizi di ripasso e approfondimento e potenziamento della lingua latina per la casa editrice Le Monnier. Stragi, banditi e povertà è la sua prima opera di narrativa storica.

Sinossi del libro – Due sorelle si trovano a convivere in un monolocale a Milano dopo una vita vissuta distanti. Sono in una senilità quieta in cui ciascuna rispetta il silenzio dell’altra. Per motivi diversi qualcosa scuote il loro equilibrio facile e le spinge a muoversi una nel passato ad affrontare fantasmi, la sua fuga l’indomani del sequestro Moro, a cercare nella storia del padre, carabiniere sfuggito all’attentato di Bellolampo, il senso del suo essere nata e della sua vita; l’altra ad abbandonare Milano per raggiungere Palermo, dove trova, senza cercarle, realtà che la riportano ai tempi in cui suo padre fu lì, dopo la strage di Portella della Ginestra. In particolare Cortile Cascino. Nei ricordi recuperati o ricostruiti della prima si incontra l’esperienza scolastica da studente e da docente, in un paesino dell’Oltrepò, e quella del suo direttore, un ex sessantottino innamorato di Bloch e di Milena, con un nonno legato al fascismo.

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