Maria Rita Bartolomei è la nuova presidente del Rotary Club di San Benedetto

di REDAZIONE –

Mercoledì sera il passaggio del martelletto che ha ufficializzato l’avvio del nuovo mandato –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La professoressa Maria Rita Bartolomei è ufficialmente la nuova presidente del Rotary Club di San Benedetto. Il passaggio del martelletto è infatti andato in scena mercoledì sera nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Valentino Resort. Durante la conviviale, che ha visto la partecipazione di circa cento persone, è infatti avvenuto il passaggio di consegne con il presidente uscente Massimo Esposito che ha tirato le somme dell’anno rotariano appena trascorso elencando tutte le iniziative intraprese dal club. La nuova presidente, rieletta all’unanimità per consentirle di mettere in campo le iniziative che, a causa del blocco Covid, erano stato interrotte dal lockdown per la pandemia nel 2020, ha quindi parlato di quelli che saranno gli indirizzi del suo mandato portando all’attenzione della platea il tema presidenziale di Jennifer Jones, la prima donna presidente del Rotary International.

«La sua nomina – ha spiegato Bartolomei – è un grande traguardo per noi donne ma anche per il Rotary, perché un sodalizio che fino a pochi decenni fa era esclusivamente maschile si è invece aperto al genere femminile e a tutto ciò che le donne possono offrire». E non è un caso che la nuova presidente, all’inizio del suo intervento, abbia voluto al suo fianco le donne in squadra: la segretaria Mascia Mancini, il prefetto Alarica Esposito e la presidente della commissione Organizzazione Eventi Mariella Capriotti. La nuova presidente ha ricordato le tematiche fondamentali del Rotary, impegnato per raggiungere risultati che portino ad una equità tra le persone, sia all’interno che all’esterno del club.

«Jennifer Jones – ha proseguito Bartolomei – ha aggiunto agli obiettivi del Rotary l’impegno per il DEI (diversità, equità e inclusione). Io quest’anno ho avuto l’onore di partecipare ad una sottocommissione distrettuale DEI dove per diversità dobbiamo intendere l’accoglimento di tutte le diversità, a livello culturale, di genere, di religione e così via. Per equità intendiamo la necessità di farci carico di tutte le diversità di tipo economico, sociale della popolazione per far sì che si raggiungano risultati che portino ad una certa uguaglianza anche all’interno del club. Per inclusione si intende la possibilità di fare in modo che i soggetti si sentano effettivamente accolti e inseriti».

Obiettivi che la nuova presidente ha intenzione di perseguire nel corso del proprio mandato rotariano. D’altra parte da lei è partita l’iniziativa valsa il primo Global Grant della storia del Club, quello della realizzazione di un pozzo in grado di garantire acqua al villaggio di Archer’s Post in Kenya, progetto che, nei mesi scorsi, ha avuto il suo coronamento anche attraverso un videocollegamento con la missione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Un obiettivo raggiunto che ha fatto parte del gruppo di iniziative portate avanti dal club nel corso dell’anno rotariano appena concluso e sul quale ha relazionato il presidente uscente Massimo Esposito. Il suo bilancio parte dalla proficua collaborazione con gli altri club del quadrilatero, i famosi sette Rotary del Marcuzzo, che è stato un po’ il leit motiv degli ultimi dodici mesi passati anche per un’altra importante iniziativa: “Il Green a Tavola”, certificazione ecologica per alcuni ristoranti del territorio ideata e organizzata insieme al circolo locale di Legambiente.

Ma anche le tante iniziative culturali e di impegno a livello sanitario, come il progetto per la diagnosi e la cura del Cheratocono e la recente donazione di un dispositivo in grado di monitorare, in tempo reale, i pazienti del Pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto. «Abbiamo cercato – ha detto Esposito – di metterci al servizio del territorio al meglio. Parlo al plurale perché il presidente è soltanto un anello di questa ruota che gira e per questo devo ringraziare il direttivo, i presidenti di commissione che hanno sempre dato supporto anche nei momenti di difficoltà. E questo dimostra il senso dell’unione e della coesione che deve garantire la sopravvivenza dei club. Un anno fa, al momento del mio insediamento, ho indicato la linea di indirizzo in tre parole: coinvolgimento, condivisione e collaborazione. Questi sono i segni che ho cercato di portare avanti».

Presenti tutte le autorità civili e militari del territorio, dal sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo, presente insieme all’assessore Bruno Gabrielli, fino all’assessore grottammarese e consigliere provinciale Stefano Novelli. A partecipare alla serata anche il comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto Marco Mancini, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di San Benedetto Francesco Tessitore e il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Benedetto Andrea Crucianelli.

Copyright©2022 Il Graffio, riproduzione riservata