Una serata di suoni, visioni e parole per ricordare quattro “Anime nel Cosmo”

di ROSITA SPINOZZI –

GROTTAMMARE – Ci sono persone che quando se ne vanno lasciano un vuoto talmente incolmabile da restare increduli. Il loro silenzio diventa assordante e la necessità di individuare alcuni loro piccoli segnali nella quotidianità diventa quasi un’esigenza. I pensieri scorrono veloci e si trasformano in una miriade di ricordi ai quali ci abbandoniamo con piacere creando una nostra personale “memoria storica” delle persone che sono diventare “anime nel cosmo”. Perché ricordare a volte fa bene, soprattutto quando si ha la consapevolezza che è stato un vero privilegio aver condiviso un pezzetto della nostra vita con persone come Gabriele, Gianluigi, Patrizia e Fabrizio. Ed è proprio questa la sensazione che, sabato 18 giugno, ha piacevolmente avvolto tutti i partecipati alla serata tributo “Anime nel Cosmo – Suoni Visioni Parole” che l’Associazione Blow Up di Grottammare ha dedicato a Gabriele Brancatelli, Gianluigi Capriotti, Patrizia Isidori e Fabrizio Pesiri, quale conclusione ideale della rassegna “Anima Mundi” che si è svolta all’Ospitale Casa delle Associazioni, nella suggestiva cornice del Paese Alto di Grottammare.

Una serata condotta in modo impeccabile da Fabrizio Leone, deus ex machina dell’evento, che è riuscito nell’impresa di organizzare un evento dinamico, ricco di testimonianze ed emozioni, lontano da ogni retorica ma assai vicino alla personalità di Gabriele Brancatelli, anima della videoteca Night & Day prima e della Mediateca Comunale di Grottammare poi; Gianluigi Capriotti, grande pittore, illustratore e fumettista, appassionato di cinema e dotato di una straordinaria capacità visionaria; Patrizia Isidori, donna di grande vivacità culturale, per tanti anni animatrice del “Cineforum di San Benedetto del Tronto”, amante del grande cinema e di tutte le forme espressive della bellezza; Fabrizio Pesiri, silenzioso e inarrivabile cultore del cinema documentario e motore del “Premio Libero Bizzarri” nonchè compagno di “viaggi paralleli” per quanti hanno seguito la rassegna nel corso degli anni.

Quattro personalità diverse ma, al tempo stesso, complementari, unite da un amore vero nei confronti della cultura che si è manifestato in termini concreti con un incessante impegno rivolto alla collettività. Perché per loro la cultura è sempre stata un bene comune e, come tale, hanno vissuto dando impulso alla sua crescita con il loro appassionato contributo nei confronti di un territorio non sempre consapevole delle sue potenzialità. «Gabriele Brancatelli ci consegna un patrimonio audiovisivo enorme che avremo la responsabilità di custodire e valorizzare. Gianluigi Capriotti ci dona le sue opere intelligenti ed eccentriche capaci di stupire e di far pensare. Patrizia Isidori ci offre il suo impegno nell’attività culturale, prima come organizzatrice in campo cinematografico e poi come critica sempre desiderosa di fare nuove scoperte. Fabrizio Pesiri ci lascia la sua dedizione per il cinema del reale e le tante rassegne organizzate con il Premio Libero Bizzarri» ha sottolineato Fabrizio Leone durante una serata generosa di emozioni accompagnate dalla musica di uno straordinario Domenico “Ringo” Caselli che ha cantato e suonato brani a loro dedicati. 

Tra una canzone e l’altra, le testimonianze varie a partire dalla proiezione di “Un’altra me stessa”, montaggio foto su Patrizia Isidori a cura della nipote Giulia Lunerti, seguito dalla toccante testimonianza della giornalista Rosita Spinozzi che ha ricordato l’amica sottolineandone in modo particolare lo spirito cosmopolita, la sua unicità e l’insegnamento importante da lei ricevuto – “abbiamo una sola vita e non importa quanto è lunga se la viviamo come vogliamo noi” – per poi concludere con un simpatico aneddoto rivelatore della carattere di Patrizia sempre lontano mille miglia dall’ovvio. Anche Mario Lucadei ha voluto ricordarla, focalizzando l’attenzione nel periodo in cui erano stati compagni di viaggio nella meravigliosa avventura del Cineforum di San Benedetto del Tronto. Divertente la proiezione de “I mostri”, i tre episodi brevi dedicati a Gabriele Brancatelli, seguiti dall’accorata testimonianza di Filippo Massacci che ha messo in luce l’impegno e l’amore incondizionato per il cinema quale motore pulsante della vita di Gabriele: la sua videoteca è stata un autentico patrimonio cinematografico tale da essere considerata una delle più importanti d’Italia.

Straordinario il montaggio audio-foto-video “Sguardi Sospesi” in omaggio a Fabrizio Pesiri realizzato da Piergiorgio Cinì e Riccardo Massacci, i quali sono riusciti a delineare perfettamente l’indole riservata di Fabrizio Pesiri, sempre gentile e sorridente. Poco amante dei riflettori, lui amava dare il proprio contributo “dietro le quinte” con il nobile desiderio di dare un reale impulso al mondo del documentario. Ed è soprattutto grazie a Fabrizio che la Fondazione Bizzarri – che gli dedicherà un premio riservato alle opere prime degli under 35 – è diventata un importante punto di riferimento in un settore che ha contribuito a dare lustro alla città. “Sguardi Sospesi” è un piccolo ed emozionante capolavoro che ha il grande pregio di far conoscere l’essenza più reale e profonda di Fabrizio Pesiri anche alle generazioni future che si avvicineranno al Premio Bizzarri.

Deliziosa e coinvolgente la fiaba inedita di Gianluigi Capriotti, “Alla ricerca del bosco incantato”, con proiezione delle illustrazioni e gradevolissima lettura dal vivo a cura di Marcella Bottiglieri, compagna di vita dell’artista. La fiaba “metropolitana” dedicata all’amicizia di alcuni animali che vivono nel bosco e scrutano da lontano l’autostrada s’incrocia con le vicissitudini del cane 3Ppiè (ha perso una zampa, nome omen) è una vera carezza per l’anima, e mentre scorrono le immagini scandite dalla voce cristallina di Marcella, si ha come la sensazione di avere Gianluigi seduto accanto a noi. Il suo straordinario talento, la sua generosità artistica, la sua bontà d’animo resteranno per sempre racchiuse nei nostri cuori. La sua arte è un biglietto per l’immortalità. Il 30 giugno, alle ore 18.30, la Palazzina Azzurra di San Benedetto aprirà le sue porte alla mostra “I Sogni di Van Dog… 25 anni dopo”: un altro tributo all’arte di Gianluigi Capriotti.

Nel corso della serata – vissuta ed apprezzata anche dall’assessore Lorenzo Rossi e da Martina Sciarroni, consigliere delegato alle politiche giovanili – Fabrizio Leone ha dedicato la proiezione di un estratto di “Varda by Agnés” e “Rèponse de femmes” di Agnès Varda a Patrizia Isidori e “Salut les Cubains” sequenza doc in omaggio a Fabrizio Pesiri. Conclusione in musica con le note della magica chitarra di Domenico “Ringo” Caselli, giustamente applaudito e apprezzato dal pubblico per il suo importante contributo alla serata. La sua musica è stata una eccellente “colonna sonora” per il tributo alle quattro anime nel cosmo. Una volta spente le luci dell’Ospitale, in tanti ci siamo soffermati a parlare all’aperto, nel bellissimo Vecchio Incasato di Grottammare, cullati dai ricordi, con gli occhi lucidi di emozione ed il sorriso sulle labbra. Con la sensazione che Gabriele, Gianluigi, Patrizia e Fabrizio fossero in qualche modo lì con noi. È stata davvero una bella serata, di quelle che fanno bene all’anima. E non è tanto per dire.

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