“Malgrado questa fine del mondo”, la favola vera di Roncarolo e Santoni

di ROSITA SPINOZZI –

Dopo il successo di “Brest. Resistenza e canti di libertà nella Polonia in fiamme”, Antonella Roncarolo torna in libreria con un nuovo libro. Questa volta scritto a quattro mani con Lucilio Santoni. E non poteva esserci scelta migliore perché, conoscendo lo stile letterario impeccabile e avvincente di Antonella, non avrei saputo immaginare un “partner” diverso da Lucilio per affiancarla in una nuova narrazione: “Malgrado questa fine del mondo”, edito da Cartacanta, il cui titolo stesso è poesia in quanto riconduce ai versi di Pablo Neruda “Malgrado questa fine del mondo/sopravvive l’uomo infinito”, scritti mentre il suo partito lo aveva candidato alla presidenza della Repubblica. Il libro è una finestra sul mondo, una favola vera che si snoda tra il 1969 e il 1989, abbracciando quindi il ventennio che ha segnato la storia e cambiato molte vite. Gli autori raccontano una storia privata che diventa pubblica, con al centro le vicende della Sambenedettese Calcio, gli eventi storici, politici e artistici che hanno caratterizzato quel periodo di “transizione” necessario per arrivare ai nostri giorni.

Il tutto visto attraverso gli occhi limpidi di Virginia, nipote dell’elegante presidentissimo Domenico, e Federico, tifoso della medesima squadra, la Samb. Virginia e Federico sono gli efficaci alter ego a cui gli autori si affidano per accompagnare il lettore in questo viaggio dove si muovono persone che hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo sociale della nostra città. Antonella e Lucilio camminano silenziosi al nostro fianco per scandire il ritmo di un viaggio in cui non è tanto importante conoscere la meta, ma percepire gli immensi spazi che abbiamo davanti con animo predisposto, forse anche inquieto, ma sempre con la pace nel cuore. «Un buon libro deve dire il mondo. Visto che non può salvarlo né renderlo migliore, la cosa più nobile che possa fare è dirlo, mostrarlo in tutta la sua umanità e disumanità, dolcezza e crudeltà. scrivono gli autori Raccontare la vita privata, che poi è anche pubblica; e raccontare la vita pubblica, che è anche privata. Perché ogni vita è sempre un sogno divenuto forma e persona, una nostalgia che si incarna, è il desiderio di una creatura transitoria che spera di legare il proprio destino a quello delle stelle eterne». E hanno pienamente ragione.

Antonella Roncarolo nella scrittura di questo libro ha saputo sublimare il senso della ricerca – ha consultato archivi e fonti varie, complice anche un fantastico quaderno di famiglia in cui sono incollati ritagli di giornali che profumano ancora di Coccoina – alla godibilità narrativa che le è propria, per incastonare ogni evento esattamente nello spazio emotivo e temporale in cui si è svolto. Il risultato è eccellente, e leggere questo libro mi ha portato a guardare con occhi più consapevoli quegli anni che hanno di poco preceduto la mia nascita. Lucilio, perfetto “compagno di viaggio” di Antonella, segue con passioni le vicende della sua squadra del cuore e, nello stesso tempo, strizza l’occhio al “senso dell’utopia” caro a Rodari, focalizzando spesso e volentieri l’attenzione su episodi di carattere generale che hanno reso indelebile quel ventennio: l’uscita di “2001 A Space Odyssey” di Kubrik, il recital dello chansonnier Léo Ferré al Piccolo Teatro di Milano, il film “Easy Rider” di Hopper che rivoluziona il concetto di libertà, la passeggiata lunare di Armstrong, Elvis Presley  che canta la sua ultima canzone alla figlia di un anno davanti al fuoco di un camino, John Lennon e Yoko Ono che consigliano al mondo di passare più tempo sotto le coperte, il mitico gol di testa fatto da Pelè all’Italia nella finale di Città del Messico e molto, davvero molto altro ancora.

“Malgrado questa fine del mondo” di Antonella Roncarolo e Lucilio Santoni è un libro da leggere, anzi, un libro che tutti dovrebbero leggere per avere una maggiore consapevolezza di quanto l’arco temporale 1969-1989 abbia rivoluzionato il mondo. E nel suo piccolo anche la nostra ridente cittadina rivierasca, dove la favola vera della Sambenedettese Calcio continua ancora oggi a farci battere forte il cuore. Un plauso sincero e meritato ad Antonella e Lucilio, talentuosi autori che brillano sempre di più nel nostro panorama letterario.

Copyright©2022 Il Graffio, riproduzione riservata