Associazione MultiCulturale VisionAria, il laboratorio dei sogni che si realizzano

Il Direttivo di VisionAria (foto di Lorenzo Caropreso)

di ROSITA SPINOZZI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Potersi occupare di tutto ciò che è bello senza steccati non è più soltanto un’ideologia, ma una realtà che si concretizza con la nascita di VisionAria, nuova Associazione MultiCulturale che spicca il volo sulle ali del simbolo stesso che la rappresenta:un cigno variopinto. Sappiamo bene che, in natura e nei balletti, ci sono cigni bianchi e cigni neri. Ebbene da oggi c’è anche un cigno colorato, quello di VisionAria, associazione nata nel mese di ottobre 2021 a San Benedetto del Tronto, che rappresenta una realtà diversa, nel novero delle associazioni culturali già presenti sul territorio. Il motivo? Le sue peculiarità che la rendono più poliedrica e attiva su diversi fronti: teatrale, musicale, letterario. La sua nascita è la conseguenza di una pluriennale collaborazione fra i componenti del Consiglio Direttivo e i suoi Soci, che ha già portato a diverse realizzazioni. A tal proposito il Direttivo di VisionAria è composto da Francesco Tranquilli (presidente), docente, scrittore e attore, attivo da decenni in ambito teatrale e letterario con un lungo curriculum alle spalle, che da poco ha dato libertà alla sua vena poetica; Ettore Picardi (vicepresidente), magistrato e poeta, con all’attivo diversi libri di poesie e ambizioni da attore forse in via di realizzazione; Valentina Pacetti (segretaria), docente e attrice, nonchè terza anima forte dell’Associazione in quanto “Raccoglitrice di Visioni”. Attualmente la neonata associazione conta fra i suoi soci cantanti, musicisti, compositori, attori, graphic designer, fotografi. Finora le loro produzioni si sono concentrate soprattutto sul rapporto fra teatro, poesia e musica. E già questo è abbastanza da tenerli impegnati per i prossimi cento anni.

Ricordiamo che, prima ancora di “nascere”, VisionAria ha prodotto due spettacoli davvero molto interessanti: “L’Orgoglio e la Pietà – Voci dall’Inferno di Dante”, che ha debuttato a ottobre 2020 a Grottammare e ha chiuso il suo tour, per ora, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli. In scena due attori, un narratore e due musicisti, pianoforte e arpa per eseguire musiche originali. “Corrispondenze a teatro – 14 versi d’amore nel tempo e nello spazio”, un excursus teatrale/poetico da Catullo ai sonetti di Francesco Tranquilli, con tre attori e tre musicisti in scena (novembre 2021). In programma per il 2022, invece, ci sono “Sera ‘e maggio – narrazione per canzoni”, una vicenda dolceamara nella Napoli di inizio secolo scorso, narrata da due “spiritelli” e cantata da due innamorati attraverso sette canzoni napoletane classiche e due inediti. In scena due attori, due cantanti e due musicisti. Il debutto è previsto a maggio. “Il ritorno dell’Angelo, poema d’amore a due voci e pianoforte”, dai 24 Piano Works di Marco Sollini nascono altrettante scene poetiche che raccontano passioni e drammi di due poeti, liberamente ispirato alla figura di Anna Achmatova, la più grande poetessa russa del ‘900. In scena due attori e una pianista. Debutto previsto nell’agosto 2022. Infine “C’è del marcio in Danimarca”, musical parodistico su Amleto che vuole essere un omaggio agli immortali “centoni” televisivi del Quartetto Cetra. In scena cinque cantanti/attori, il debutto è previsto nell’inverno 2022.

Ma cos’è “VisionAria” per Francesco Tranquilli, Ettore Picardi e Valentina Pacetti?

Francesco: «É un’idea forte, è trasformare quello che già esiste in qualcosa di mai fatto prima. Abbiamo preso l’Inferno e portato in scena fisicamente Dante, Francesca e Cavalcanti. Poi da un libro di poesie, “Corrispondenze”, abbiamo inventato uno spettacolo teatrale e musicale sulla storia della poesia d’amore. VisionAria è il laboratorio dei sogni che si realizzano».

Ettore: «Ho scritto un libro che si intitolava “Logici visionari”. La visionarietà dell’arte è così potente che è logico affidarsi ad essa, non perdendo peraltro la ragionevolezza. L’arte è la cosa più vera che c’è, perché prende la realtà per renderla migliore. Non è solo un mondo parallelo: è la guida del mondo verso il bello e il piacevole. Con VisionAria vogliamo percorrere insieme a tanti queste strade».

Valentina: «Nei posti in cui ci sono i sogni, le persone possono capire cosa hanno dentro e trovare il modo di tirarlo fuori. È il motivo per cui amo stare in classe con i miei ragazzi, il motivo per cui mi sono innamorata dell’idea di VisionAria. Forse VisionAria è una cura. E tante VisionArie potrebbero essere un vaccino».

Non possiamo che accogliere a braccia aperte e dare il benvenuto a questa nuova associazione che, oltre ad avvalersi dell’operato di tre professionisti del settore culturale, ha davvero tutte le carte in regola per trasformare i sogni in realtà. I progetti sono tanti e, fortunatamente lontani dall’ovvio, come pure l’entusiasmo e la volontà di poterli realizzare insieme. Perchè VisionAria, a mio avviso, è un trampolino di lancio per tuffarsi nei proprio sogni. Tante idee e tutte ambiziose: Francesco, Ettore e Valentina ne sono consapevoli, e altrettanto pronti a spiccare il volo sulle magiche ali del cigno colorato che li rappresenta.

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