Regione Marche, istituito Fondo per il Microcredito Imprenditoriale: stanziati 4 milioni di euro

di REDAZIONE –

ANCONA – La Regione Marche ha istituito, con un provvedimento approvato nell’ultima seduta della giunta prima della pausa estiva, su proposta dell’assessore al Bilancio, Guido Castelli, un Fondo per il Microcredito Imprenditoriale e ha stanziato 4 milioni di euro per il 2021/22 di risorse del Bilancio regionale.  Con la stessa deliberazione vengono anche stabiliti i criteri per la scelta del soggetto gestore del Fondo. «É la prima volta che la Regione istituisce questo tipo di Fondo per le piccole e micro imprese che spesso non hanno accesso al credito tradizionale per mancanza di garanzie creditizie – spiega l’assessore Guido Castelli – sia per sostenerle finanziariamente al fine di avviare o potenziare un’attività, sia per accompagnarle nella professionalizzazione, con un tutoraggio qualificato da parte dei gestori del Fondo. Lo spirito della misura è proprio questo: offrire non solo opportunità finanziarie altrimenti negate, ma anche favorire una cultura d’impresa più moderna e al passo coi tempi. Come dire, aiutiamo l’imprenditore che accetta di essere aiutato e accompagnato».

«É un intervento di cui sono molto soddisfatto – continua Castelli – perché restituisce le caratteristiche di una “finanza umanizzata”, in ascolto delle esigenze reali e personali, con uno scopo quindi anche di carattere inclusivo e sociale, oltre che di promuovere lo sviluppo dei nostri territori. Da sottolineare, infine,  che la struttura sarà quella di un Fondo rotativo, cioè che si autoalimenta e moltiplica l’investimento iniziale: la restituzione dei prestiti metterà in circolo altri investimenti per le stesse finalità e quindi per nuovi progetti. In questo particolare momento di difficoltà finanziaria, ci sembra la risposta più adeguata e concreta per sostenere la ripresa di uno specifico tessuto imprenditoriale più fragile e così capillarmente diffuso sul nostro territorio».

Lo strumento del microcredito, infatti, è lo strumento destinato allo sviluppo di un progetto d’impresa in fase di start up o entro i 5 anni di apertura della Partita Iva e si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di impresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario in termini di credito ipotecario, che richiede garanzie reali o di credito chirografario, per assenza di sufficienti elementi di merito e garanzia creditizia. La finalità è anche quella di minimizzare  i costi, i tempi, la complessità del processo di istruttoria e di erogazione. La Regione Marche selezionerà e individuerà attraverso una specifica procedura il soggetto idoneo cui affidare il servizio di gestione del Fondo tra i soggetti iscritti all’Albo nazionale della Banca d’Italia, anche in forma associata.

Il Fondo per il Microcredito imprenditoriale della Regione Marche costituisce anche la prima e rapida attuazione del dettato della legge regionale n. 13 del 25/06/2021: “Disposizioni urgenti in tema di commercio, di sostegno alle imprese, di erogazioni liberali e variazione al bilancio di previsione 2021/2023 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. I destinatori del Fondo saranno dunque le  Microimprese e nello specifico: Lavoratori autonomi (sia professionisti iscritti agli ordini, sia i professionisti che hanno aderito alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Mise ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima Legge) titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 9 dipendenti.

Il finanziamento – a tasso zero e per un importo massimo di 40 mila euro e minimo di 5 mila – potrà essere richiesto solo ed esclusivamente per Acquisto di beni o servizi connessi all’attività; Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori; Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale; Ripristino capitale circolante; Operazioni di liquidità. Non è invece   ammissibile la ristrutturazione-consolidamento del debito.
Ulteriori informazioni sono reperibili anche sul sito della Regione alla sezione :
https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Attività-Produttive/Credito-e-finanza

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