Chiusura reparto pediatria all’Ospedale di San Benedetto, Baiocchi: «Gli ascolani ci riprovano»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Area Vasta ha disposto la momentanea chiusura del reparto di Pediatria del Madonna del Soccorso. Tempestiva la reazione del dott.Nicola Baiocchi, presidente del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” che dichiara: «Le ultime notizie sulle ultime decisioni della Direzione sanitaria dell’Area Vasta 5 ci obbligano a far conoscere ciò che sta accadendo a tutti, cittadini e politici, affinché nessuno possa chiamarsi fuori, e per distinguere tra chi vuole impegnarsi per il nostro ospedale e chi invece preferisce continuare a rimanere in silenzio complice, come lo scorso marzo, con i nemici del Madonna del Soccorso. Partiamo oggi dalla Pediatria.

La Direzione ha deciso chiudere la Pediatria “per recuperare personale” da usare nei reparti Covid che devono essere ampliati per accogliere pazienti da altre province. Intanto non ci risulta che in altre province siano stati chiusi i reparti di Pediatria per lo stesso motivo. Non ci sembra normale che dopo aver riempito tutti i posti letto disponibili per il Covid, noi dovremmo essere i primi a sacrificarci per tutta la Regione quando sarebbe più corretto che ciascuna Area Vasta si impegnasse, percentualmente, a trovare posti letto aggiuntivi secondo la popolazione. Terzo punto, molto più grave degli altri. Durante la discussione sono stati presentati i dati sui ricoveri degli ultimi tre mesi. Risulta che la Pediatria di San Benedetto, con meno posti letto e meno personale di Ascoli, lavora di più. E vorrebbero arrivare alla chiusura totale del punto nascita».

Continua Baiocchi: «Questa mattina, secondo la stampa, il dottor Milani ha affermato che “accorpare le due Pediatrie di Ascoli e San Benedetto all’ospedale Mazzoni visto che entrambe contano pochissimi ricoverati”. Potete capire con quale criterio vergognosamente campanilistico vengono prese certe decisioni, identiche a quelle dello scorso anno con la chiusura dell’unico punto nascita delle Marche proprio a San Benedetto, In quel periodo non furono chiusi Senigallia, Urbino e Pesaro-Fano che erano nella situazione peggiore. Per far capire meglio la situazione. Questa mattina un quotidiano nazionale ha pubblicato questo articolo “Ambulanze bloccate per ore e pronto soccorso saturi: nelle Marche la nuova ondata spaventa. Ma l’allarme era stato lanciato settimane fa”. Ripetiamo: ma solo noi dobbiamo far fronte ai problemi di tutta la Regione chiudendo i nostri reparti mentre gli altri li lasciano aperti?».

«Quarto punto, più che gravissimo – aggiunge Baiocchi – : adesso oltre alla chiusura della Pediatria viene bloccata l’attività chirurgica perché “previsto dal PEIMAF”, lo stesso documento del marzo 2020, non firmato, non condiviso, non accettato dai sanitari del Madonna del Soccorso. Un anno fa vennero qui, da Ancona, la dottoressa Storti insieme al dottor Appignanesi i quali, dopo aver ascoltato le lamentele dei sanitari della Riviera, dissero di riformulare il PEIMAF in modo corretto. Fu loro risposto che non era possibile perché mancava la persona che lo aveva redatto, in malattia. Dopo un anno la stessa persona adesso avrebbe affermato che queste decisioni sono perse in accordo con il PEIMAF senza averlo modificato.

Che dire: la politica di ogni colore sembra pienamente d’accordo con queste decisioni. – conclude Baiocchi – Nessuno parla, molti si girano dall’altra parte mentre qualcuno vuole tenacemente mantenere tutto com’è: vecchi pa-droni e nuovi padroni, uniti per arrivare alla meta comune. Eliminare definitivamente il Madonna del Soccorso, alla faccia delle promesse pre-elettorali di destra e sinistra, gloriosamente insieme, qui nel Piceno, a giocare a dama con la nostra sanità e la salute dei cittadini della costa. Quale dignità viene riconosciuta a questa città?».

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