Marchigiane di talento, un viaggio alla scoperta di grandi donne

Maria Montessori

di GIAMPIETRO DE ANGELIS –

Parlando della condizione femminile, si può sicuramente affermare che il merito dei cambiamenti culturali, prima ancora di quelli politici e sociali, sia da attribuire alle donne stesse. Donne che non si sono arrese, che hanno creduto alla loro vocazione, ad un ideale, ad un sogno, ad una ambizione, distinguendosi nel loro campo, che sia la scienza, l’arte, la letteratura, lo sport, lo spettacolo, la professione. E se questo può sembrare normale al nostro tempo, per quanto persistono ancora atteggiamenti discriminatori, non lo era affatto fino ad un secolo fa. Ma indipendentemente dal tempo e dal contesto socioculturale, vorremmo fare un omaggio ad alcune donne della nostra regione, le Marche, che hanno raggiunto la notorietà nel loro settore.

Iniziamo da Maria Montessori il cui volto lo vedevamo tutti giorni essendo stampato sulle vecchie mille lire. Il suo nome è famoso nel mondo per aver rinnovato metodi didattici ottocenteschi. Il metodo Montessori è tuttora applicato in molte scuole e forse più all’estero, come negli Stati Uniti, che da noi. Forse pochi sanno che la signora Montessori è marchigiana di Chiaravalle, nata nel 1870 e che tra i suoi primati c’è l’essere stata una delle primissime donne in Italia a laurearsi in medicina, con successiva specializzazione in neuropsichiatria. I suoi interessi la portarono ad occuparsi di pedagogia. Da qui lo sviluppo di un metodo didattico educativo che, se era rivoluzionario ai suoi tempi, resta validissimo in tempi attuali e che probabilmente meriterebbe più attenzione. Non c’è dubbio che il suo stile di vita, le scelte coraggiose e impopolari nel suo periodo, siano stati d’esempio.
In campo cinematografico, tra le tante, abbiamo almeno tre nomi molto popolari: Ave Ninchi, Virna Lisi, Valeria Moriconi.

Ave Ninchi era nata nel 1915 ad Ancona. Fin da giovanissima si era interessata al teatro. In televisione è stata popolarissima, sia come conduttrice ed ospite di varietà ma anche come attrice in sceneggiati. Nel cinema, oltre che interprete nei lungometraggi, è stata doppiatrice per Fellini: sua la voce di Miranda in Amarcord. Ma forse, per il grande pubblico, la popolarità maggiore le viene da quella fortunatissima serie pubblicitaria in cui era testimonial. Valeria Moriconi, nata a Jesi nel 1931, si è dedicata soprattutto al teatro, fin da ragazza, con alcune esperienze cinematografiche. Per il teatro basterebbe dire che ha lavorato con Eduardo De Filippo ed è stata direttrice artistica del Teatro Stabile delle Marche.Virna Lisi, nata ad Ancona nel 1936, ma jesina per tutto il periodo dell’infanzia, è stata attrice famosissima in tutta Europa e negli Stati Uniti dove ha lavorato per un fortunato periodo. Ha ottenuto riconoscimenti e premi importanti, come due David di Donatello, sei Nastri d’argento, un Globo d’oro e tre Grolle d’oro, oltre a molteplici premi onorari. Ha recitato con attori del calibro di Jack Lemmon, Tony Curtis, Frank Sinatra e Anthony Quinn. Ma anche con Richard Burton, Giorgio Albertazzi, Anna Magnani, e altri nomi celebri. La nostra testata Il Graffio.online, nei mesi scorsi, ha dedicato un articolo sia a Virna Lisi che a Valeria Moriconi.

Nello sport abbiamo diverse donne marchigiane che hanno primeggiato. Il nome che probabilmente è più familiare è quello di Valentina Vezzali, jesina, super campionessa nella scherma. Ha vinto ben nove medaglie alle Olimpiadi, di cui sei d’oro. Ha primeggiato nel fioretto come nessun’altra schermitrice al mondo. Nel totale della sua magnifica carriera sportiva ha vinto 16 titoli mondiali, 13 europei, cinque Universiadi, due Giochi del Mediterraneo, 11 volte la Coppa del Mondo e 30 titoli nazionali.  In campo poetico ricordiamo Beatrice Piacentini Rinaldi, conosciuta come Bice Piacentini, nata a San Benedetto del Tronto nel 1856. Coltissima, si dedicò al dialetto, scrivendo sonetti in vernacolo sambenedettese, raccontando la vita nelle sue rappresentazioni più vere come quelle del borgo marinaro e spesso in funzione di quella emancipazione femminile che le era cara. É stata una grande testimone delle tradizioni locali popolari, dei costumi del suo tempo e della gente semplice.

Nell’arte figurativa marchigiana al femminile spicca Nori de’ Nobili, pittrice e poetessa di Pesaro, nata nel 1902, vivendo poi l’infanzia in provincia di Ancona. Artista geniale e sfortunata per ragioni di salute, è tuttora da comprendere fino in fondo. A Trecastelli, in provincia di Ancona, c’è il museo che porta il suo nome e dove è possibile ammirare una buona rappresentazione della sua opera, coloratissima, piena di energia e vivacità. Il Museo “Nori de’ Nobili” è anche un Centro Studi di Ricerca sulla Donna. Ci siamo soffermati brevemente su pochi nomi. La nostra regione ne offre davvero molti. Prossimamente torneremo sull’argomento con altre personalità femminili di rilievo.

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