Variante di Gimarra, la Regione chiede un tracciato alternativo. Baldelli: «Serve una visione d’insieme»

di REDAZIONE –

FANO – Mercoledì 9 dicembre in Consiglio regionale, rispondendo ad una interrogazione sulla convenzione sottoscritta il 13 agosto tra il Comune di Fano e la Regione Marche, l’assessore alle infrastrutture, Francesco Baldelli ha fatto il punto sulla previsione di realizzazione della cosiddetta “strada di Gimarra”. Un’opera dal costo di 20 milioni che andrebbe a costituire un by pass per la città fanese, da via Roma fino alla Strada Adriatica, nella zona dell’ex hotel Riviera. «La Regione Marche – ha dichiarato in aula l’assessore Baldelli – auspica ed è disponibile ad apportare modifiche alla convenzione sottoscritta con il Comune di Fano, qualora lo stesso Comune proponga un tracciato alternativo coerente con le schede approvate dal Mit. Questo perché l’intervento è oggetto di una convenzione già sottoscritta ad agosto dalla precedente giunta regionale, con la quale il Comune di Fano si è impegnato a rispettare le tempistiche dettate dal Mit, che obbliga alla realizzazione dell’opera entro il 31 dicembre 2021».

«Per quanto, invece, documentato nella relazione di sintesi dello studio di fattibilità tecnico-economica del Comune di Fano – ha ricordato l’assessore – la somma stanziata per l’opera è indicata come sufficiente per la realizzazione dell’arteria viaria e, qualora dovessero scaturire maggiori oneri a seguito delle prescrizioni per eventuali mitigazioni che potranno scaturire dagli studi ambientali, il Comune di Fano dovrà garantire, secondo l’art. 4 della convenzione, il completo finanziamento della parte non coperta dal contributo del fondo di sviluppo e coesione 2014/2020».

L’assessore Baldelli ha concluso il suo intervento ricordando che se gli enti coinvolti, in particolare il Comune di Fano, fossero disponibili a collaborare per rivedere il tracciato nella visione complessiva di programmazione delle infrastrutture della giunta regionale in carica, visione non pervenuta dalla giunta precedente, il tracciato andrebbe pensato in modo da costituire non un semplice tratto di Interquartieri, ma una variante vera e propria. Variante che collegherebbe Fano e Pesaro, sgravando la strada Statale 16 già fortemente appesantita e che servirebbe a collegare anche l’area industriale di Pesaro con la Fano-Grosseto, diventando un ulteriore tassello per un collegamento che “dal casello di Marotta arrivi fino a Fano, da Fano a Pesaro e da qui fino a Gabicce. «È solo con questa visione d’insieme – ha concluso l’assessore – che si darebbe reale impulso allo sviluppo economico della provincia di Pesaro e Urbino. Sviluppo bloccato per anni dalla mancanza di alcuna visone di chi ci ha preceduti».

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