Ceriscioli incontra il ministro De Micheli:«Basterebbero 5 miliardi dei 209 per completare le infrastrutture delle Marche»

di REDAZIONE –

Il presidente della Regione Marchem accompagnato dalla vicepresidente Anna Casini, ha incontrato questa mattina ad Arquata il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli e il Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini –

ARQUATA DEL TRONTO – «Oggi è una giornata straordinaria – ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli – perché abbiamo affrontato la questione infrastrutturale delle Marche con il ministro Paola De Micheli a due giorni dall’annuncio dei 209 miliardi di euro che l’Europa concede all’Italia e di cui quasi la metà a fondo perduto. Noi abbiamo stimato che 5 miliardi di euro sarebbero sufficienti per realizzare tutto il quadro infrastrutturale della nostra regione e di cui si parla da tanti anni. Il raddoppio della Orte Falconara, la rete ferroviaria, la sistemazione di tratti che si possono arretrare della linea Adriatica, il potenziamento della terza corsia dell’A14, la Salaria, la Pedemontana delle Marche e la Fano Grosseto. Abbiamo ribadito al ministro il deficit infrastrutturale esistente e per il rilancio del nostro territorio abbiamo inviato da mesi al Mit un quadro ben dettagliato. La proposta di rete infrastrutturale, però, deve essere affiancata ad una semplificazione vera in grado di ridurre i tempi».

«Consegno a Ceriscioli un dossier del Mit – ha sottolineato De Micheli – che fa parte di “Italia veloce” legato al piano infrastrutture depositato in Parlamento e che sarà oggetto ora della discussione parlamentare al quale i rappresentanti politici locali e amministratori potranno dare il loro contributo di approfondimento. In questo dossier ci sono già le risorse inviate alla Regione. Ci sono poi una serie di schede su opere piccole e grandi rispetto a quelle di cui il territorio mi ha investito. Ci sarà una persona dedicata a questo territorio, una figura di riferimento sul piano tecnico per gli amministratori locali. Importante ora è lavorare nelle prossime settimane su questi dossier anche relativamente a proposte di implementazione, sia per Italia veloce che in tema di accelerazione».

«É vero – ha detto Anna Casini – che sull’A14 abbiamo riaperto la corsia anche se la carreggiata è più stretta rispetto a quella regolamentare, ma non basta perché occorre riprendere il discorso sull’arretramento e sulla terza corsia autostradale sino a Pedaso visto che in piedi c’è un progetto». A seguire le autorità hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo stabilimento di fertilizzanti Unimer che a distanza di quasi quattro anni dalla prima terribile scossa riapre i battenti e, come detto dagli intervenuti “rappresenta un segno tangibile della volontà di voler finalmente ripartire e ridare speranza a tutto il territorio”. A ottobre 2017 il presidente di Unimer Roberto Di Majo annunciò la volontà del gruppo industriale di continuare ad investire nel Piceno e a presentare il progetto del nuovo sito produttivo che è stato realizzato con tecniche innovative riducendo al minimo l’impatto ambientale, tenuto conto che la fabbrica si trova all’interno di ben due Parchi, quello dei Monti della Laga e quello dei Sibillini. Sono stati realizzati due stabili: uno principale di circa 9 mila metri quadrati, adibito alla produzione, e una cabina elettrica di circa 110 metri quadrati. Il nuovo edificio ha forma rettangolare ed occupa una quantità minore di suolo rispetto al precedente

«Giorni fa – ha sottolineato il presidente Ceriscioli – ho comperato del fertilizzante per l’orto ed il giardino che io e mia moglie curiamo: due settimane dopo abbiamo ricevuto dalla terra un fiore meraviglioso; ecco voglio dedicare questo fiore, questo regalo a chi non si è arreso, a chi riparte, a chi vuole diventare più forte di prima e vuole competere con la forza della qualità, tutte caratteristiche della famiglia a capo di questa azienda che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. Il fertilizzante è alla base della vita, è alla base dell’agricoltura, dal fertilizzante nascono i fiori».

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