Arte, Maurizio Governatori e Carlo Gentili: «É tempo di cambiare approccio nei confronti della natura»

di REDAZIONE –

In pochi giorni di stop Coronavirus, la natura si sta riprendendo i propri spazi: i delfini si avvicinano alle coste, i cervi passeggiano indisturbati vicino alle città, i fondali  dei fiumi e dei mari  sono tornati visibili, sono diminuiti  inquinamento, smog e contaminazioni varie. É un messaggio forte che giunge all’uomo ed indica la necessità di cambiare rotta culturale. Radicalmente. Fanno proprio questo messaggio gli artisti Maurizio Governatori e  Carlo Gentili che individuano  proprio attraverso l’arte, la fantasia e la creatività,  un percorso innovativo nel rispetto del territorio, dell’ambiente naturale.  Infatti, i due artisti  aderiscono idealmente all’iniziativa del governo della Bolivia che ha riconosciuto “Madre Natura” come essere vivente rendendo l’ambiente legalmente  parificato   persona fisica  riconosciuta.

Unica al mondo, infatti, la Bolivia ha stabilito per l’ambiente undici nuovi diritti: alla vita, all’esistenza, allo sviluppo, al conseguimento dei naturali  cicli vitali senza forzature, condizionamenti o sofisticazioni per mano dell’uomo, il diritto dell’ambiente all’acqua pura ed all’aria pulita, a non essere inquinato né geneticamente modificato. I due artisti ritengono opportuno che anche l’Europa adotti legalmente questo approccio di rispetto verso la Natura.

«Ho lavorato su questo tema ed  ho anche assistito al rito della Pachamama,  Madre terra per gli indios dell’America latina» afferma Governatori, molto noto in Sudamerica dove ha realizzato affreschi, murales e dipinti in Messico, Argentina Colombia. Il primo agosto, infatti, si celebra la Madre Terra “Pacha” intesa come fecondità e  protezione  di un territorio in una concezione universale.

Gentili, invece, precisa: «Con la mia arte intendo far riflettere sulla bellezza della natura, sul rispetto che le dobbiamo, sulla salvaguardia dei cicli naturali nel riconoscimento di una dignità culturale ed educativa nei confronti dell’ambiente (che non deve essere sfruttato), degli animali (che non devono soffrire), del genere umano (puntando sulla civiltà)».

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