Curiosando fra i “nostri” mercatini di Natale. Ecco i più suggestivi

di GIAMPIETRO DE ANGELIS –

Ci sono festività che vanno ben oltre il significato specifico e diventano occasioni a tutto campo. Tra queste, innegabilmente c’è il Natale. Nei ricordi dell’infanzia, è facile ritrovare lo stupore che c’era negli occhi e nei pensieri del bambino, davanti al presepe e nell’attesa dei regali. C’era la centralità della fede, reale o di facciata che fosse, il ritrovarsi in famiglia, in un giorno dedicato alla tavola. Anzi, tre giorni: la Vigilia del 24, Il Santo Natale del 25 e il 26 con il Santo Stefano. C’era la bellezza, con una gioia quasi esaltata, dei preparativi che rigorosamente si facevano il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre. Riguardavano essenzialmente il presepio, con il fascino di un rituale che si rinnovava di anno in anno: la ricerca del muschio da prendersi in campagna, inventare una scenografia che non fosse proprio uguale all’anno trascorso, reperire nuove statuine, mettere qualche piccolo effetto speciale.

Sostanzialmente era questo, invitando amici e parenti, reciprocamente, per visionare l’opera rappresentativa della natività. Poi, negli anni, si è aggiunto l’albero che in molti casi sostituiva del tutto il presepe, e addobbi vari in giro per la casa. Contemporaneamente, il periodo natalizio diventava di anno in anno più lungo, grazie alle luminarie comunali realizzate già settimane prima, addobbi nei negozi, sempre più anticipati, offerte commerciali e, importanti ed invitanti, i mercatini di Natale. Con un loro fascino indiscusso e molti meriti.

Troviamo interessanti quelli allestiti nei centri minori, in piccole città e borghi, perché il visitare un mercatino diventa un’occasione personale di valorizzazione di bellezze architettoniche. Non solo, il mercatino è anch’esso espressione dell’arte locale perché tra le bancarelle, siano esse di artigianato, oggettistica, delicatezze culinarie, modernariato e antichità, non mancheranno genuine espressioni di tipicità del luogo. Ormai, i mercatini si fanno dappertutto, con alcune eccellenze, sia in Italia che in Europa. Non potendo indicarli tutti, faremo alcuni esempi nella nostra regione, rimandando al web una ricerca accurata per chi volesse informarsi su specifiche città e paesini.

Sicuramente bello è quello di Gradara che offre molte date, a partire dal 23 novembre fino al 6 gennaio 2020 (date non continuative). Interessante perché spazia tra il centro storico e il famosissimo castello di Gradara, con piccoli spettacoli di animazione e musica, oltre ai mercatini dislocati lungo le vie del borgo con proposte diversificate: prodotti gastronomici, manufatti artigianali, tante idee per regali originali.

Tra i più suggestivi c’è Candelara che fa parte, non a caso, dei Borghi più belli d’Italia. In questo piccolo centro nel pesarese c’è la manifestazione delle “Candele di Candelara”, in quattro fine settimana consecutivi: 23-24 novembre, 30 novembre-1° dicembre, 7-8 dicembre e 14-15 dicembre 2019. Vengono spente le luci elettriche per un quarto d’ora due volte al giorno, alle 17.30 e alle 18.30, lasciando il posto e un magico fascino a migliaia di candele per le vie del borgo. Inoltre, anche nelle altre ore, i partecipanti potranno deliziarsi con una splendida atmosfera natalizia tra spettacoli, artisti di strada, street food, il corteo del presepio vivente e tanto divertimento per i più piccoli nell’Officina di Babbo Natale.

Avvicinandoci alla nostra area geografica, consideriamo due eccellenze: Fermo e Ascoli Piceno. Dal 23 novembre al 12 gennaio 2020, abbiamo “Fermo Magica e la Fabbrica del Natale”. Piazza del Popolo diventa location ideale, ospitando il Villaggio di Natale con i mercatini, pista sul ghiaccio, allestimento cinematografico. Non mancherà la Casa di Babbo Natale e, nel magnifico Palazzo dei Priori, possiamo goderci “La Fabbrica di Cioccolato” con molti laboratori e un museo dedicato al nobile cacao. Ogni anno, il Villaggio di Natale rispetta un tema che fa da conduttore a tutte le iniziative. Nel 2019, il riferimento è una fiaba di Roald Dahl, “La Fabbrica di Cioccolato”.  In linea di massima, i mercatini si possono visitare nel pomeriggio dei giorni feriali, mentre nei festivi anche la mattina.

Ad Ascoli Piceno, il Villaggio di Natale vestirà la splendida Piazza Arringo, considerata a ragione tra le più belle d’Italia. Le date vanno dal 30 novembre al 6 gennaio 2020, per una serie di iniziative, mentre Il “Mercatino della Stella”, così viene chiamato il tipico mercatino della città, inizierà l’8 dicembre. Il mercatino si avvale di un’antica esperienza artigianale per cui non è raro trovare cose molto interessanti, oltre a idee regalo, leccornie, bevande calde. Non manca la Casa di Babbo Natale, per i bambini, presso la vicina Piazza del Popolo. Assolutamente da non perdere: la Fiera di Natale, il 22 dicembre; il classico mercato dell’antiquariato, il 7 e l’8 dicembre, tutto il giorno.

Non mancano iniziative in altre cittadine delle due province e nel resto delle Marche. L’importante è andare, partecipare, essere parte di una umanità in movimento che si ritrova, sorride, si scambia saluti e non desidera vestire gli stereotipi dei tempi moderni, quelli che ci vorrebbero accigliati, sempre in competizione, sempre di fretta e mai rilassati. No, almeno in questo periodo no: via le corazze da soldati vincenti e sì alla semplicità, all’essenzialità e alla curiosità. Che sia Natale a partire da ciascuno di noi.

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