Marco Missiroli: «”Fedeltà”, un romanzo intimista e scientificamente vero»

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Triplo appuntamento con il pluripremiato scrittore Marco Missiroli a San Benedetto del Tronto: la mattina al Liceo Scientifico Rosetti, nel primo pomeriggio con il “Club dei lettori” e infine in serata a Palazzo Piacentini con il pubblico degli Incontri con l’autore organizzati dall’associazione I luoghi della scrittura, in collaborazione con Mimmo Minuto e la libreria La Bibliofila. Ossessione, gelosia, fantasie, sono tante le emozioni che vivono e suscitano nel lettore Carlo e Margherita, i protagonisti di “Fedeltà” (Einaudi), romanzo già vincitore del Premio Strega Giovani 2019 che diventerà presto una serie Tv. La storia nasce da un “malinteso”: Carlo, scrittore mancato e professore solo grazie alla raccomandazione del padre, è stato visto insieme alla studentessa Sofia nei bagni dell’Università. L’uomo racconta di averla soccorsa perché stava male, la ragazza conferma e alla storia sembrano credere tutti, ma il dubbio del presunto tradimento peserà sulle scelte di sua moglie Margherita e condizionerà  l’esistenza di tutti.

Malinteso, incomprensione, utilizzare eufemismi per indicare qualcosa di molto importante è una scelta narrativa precisa?
In realtà è qualcosa che riscontro di frequente nel linguaggio comune, fra la gente, oggi come ieri. Ad esempio, quando una persona che conosciamo muore, si preferisce dire “è mancato”. Perché, in cosa è mancato? Non sarebbe forse più corretto dire chiaramente che quel tizio è morto? É incredibile come le persone scelgano con cura le parole per non farsi male. É così anche quando c’è un tradimento, si parla di “incomprensione”.

É un romanzo che indaga le contraddizioni dell’esistenza?
É un romanzo intimista, in controtendenza con il genere letterario attualmente in voga. Ma è un libro onesto e forse per questo non si legge velocemente. Non ci sono divisioni nette fra bianco e nero, i miei protagonisti sono irrisolti, vivono zone di grigio perché la vita è così. Quanto siamo fedeli a noi stessi? Questa è la domanda che percorre il romanzo dall’inizio alla fine. Se decidi di restare fedele a te stesso, inevitabilmente farai del male a qualcuno, ma se accetti di essere fedele agli altri finirai col ferire te stesso. Tutti i miei personaggi conoscono il dolore, ma lo soffocano, non lo ammettono, dovrebbero mettere in discussione matrimoni, scelte professionali, ma anche le scelte che la vecchia generazione ha fatto per loro. Il dolore diventa l’unità di misura del senso di colpa che lascia e che però non ha a che fare con il pentimento per un’azione commessa e contraria ai propri valori o a quanto ci è stato insegnato come tale: qui il senso di colpa è per non aver fatto ciò che invece si voleva fare.

Sono personaggi che indossano una maschera. Ci sono momenti in cui, invece, sono veri?
Sono talmente tante le maschere che si indossano ogni giorno. Carlo è un uomo borghese che accetta la raccomandazione del padre per lavorare, Margherita ha rinunciato alla carriera per la stabilità familiare, Sofia (la studentessa di Carlo) e Andrea (il fisioterapista di Margherita) rappresentano la giovinezza, la leggerezza. Ho scelto di raccontare come chiunque possa indossare una maschera, ma mi sono divertito a liberare ognuno di loro in una sola, precisa occasione. Volevo far capire cosa si prova a essere veramente se stessi.

Se la strada per la felicità può trovarsi nell’essere fedeli a se stessi, come si distinguono i buoni dai cattivi?
In realtà, la fedeltà è qualcosa che va oltre il concetto di bontà o cattiveria. Non è detto che chi è fedele a se stesso si riveli poi una persona cattiva, o comunque negativa. Esattamente come non identifico il concetto di tradimento con quello di infedeltà. Ognuno dei personaggi del romanzo esprime un diverso significato di tradimento.

Da questo romanzo verrà tratta una serie Tv. Parteciperai al progetto, alla sceneggiatura?
No. Sono e resto uno scrittore. Mi ha lusingato l’interesse manifestato da produttori americani, a quanto pare finora non c’è stato un libro che trattasse in maniera così approfondita l’importanza di essere fedeli a se stessi piuttosto che agli altri. Verrà girata fra Rimini e Milano, sei puntate in tutto che saranno poi trasmesse su Netflix nel 2021. Le attenderò e guarderò come spettatore.

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