Ciaspolata, che passione! I “segreti” della corsa con le racchette da neve

di VITTORIO CAMACCI –

Sono chiamate ciaspole o racchette da neve. Sono il divertimento ideale per coloro che amano la natura imbiancata, camminare in luoghi coperti da un soffice strato di neve, con tranquillità e silenzio intorno. Se oggi vengono utilizzate per hobby o per passeggiare semplicemente sulla neve, un tempo erano utilizzate come strumento per muoversi anche in condizioni climatiche estreme o di ausilio alla caccia. La loro origine è antichissima, erano, infatti, uno strumento indispensabile nelle zone fredde dell’ Asia, del Nord Europa e del Nuovo Mondo (Alaska, Canada e Nord America). Senza esse sarebbe stato impossibile svolgere qualsiasi attività, da quelle essenziali per procurarsi il cibo a quelle messe in atto per le relazioni sociali. Anche i legionari romani le utilizzavano per attraversare i valichi innevati nelle campagne di conquista d’oltralpe e andando più indietro nel tempo, sono state scoperte testimonianze preistoriche delle ciaspole, con il ritrovamento di graffiti in cui si mostrano dei cacciatori primitivi che galleggiano sulla neve con grandi appendici ai piedi.

Oggi in montagna è famoso il detto: “se sai camminare … sai andare anche con le ciaspole”. Camminare con le racchette da neve è infatti un’attività aerobica alla portata di tutti, soprattutto adatta anche ai bambini e agli anziani. Le ciaspole si differenziano in destra e sinistra ed anche dalla forma della fibbia, che serve come chiusura ed è posizionata sempre all’esterno. Le racchette invece sono di diversa foggia che varia in base alla grandezza, al materiale con cui sono costruite, al percorso per cui sono destinate ed al costo. Una volta messe ai piedi si può partire in tutta scioltezza e tranquillità.

Occorre tenere le gambe leggermente divaricate, in modo che le racchette non si sormontino, altrimenti si rischia d’inciampare e di cadere. Le braccia servono per mantenere l’equilibrio, devono essere un po’ aperte e possono essere aiutate dall’appoggio alternato di bastoncini, come quelli del Nordic Walking o dello sci da fondo. Occorre non esagerare, almeno all’inizio, in quanto “ciaspolare” vuol dire fare, circa, il 50% di fatica in più rispetto alla camminata tradizionale. Ora siete pronti per cominciare questa nuovo modo di approcciarvi alla natura. In “bocca al lupo” e buon divertimento a tutti!

Copyright©2018 Il Graffio, riproduzione riservata