Premio Bizzarri e il calcio, ospite della quarta serata “Il Barone” Franco Causio

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La quarta serata del Festival del Documentario “Premio Libero Bizzarri”  è incentrata sul calcio giovanile e su un modello d’eccellenza in Italia: l’Atalanta. La Palazzina Azzurra ospiterà questa sera, mercoledì 1 agosto, Maurizio Costanzi, Responsabile Area Scouting del club bergamasco. Insieme a lui salirà sul palco il “Barone” Franco Causio, partito a 16 anni dal profondo Sud e diventato grande, per poi arrivare a condividere il campo con altri grandi calciatori in un periodo leggendario. La storia del “Barone” Franco Causio è la celebrazione di un calcio indimenticabile e si lega anche a quella della Sambenedettese Calcio perché ha vestito la maglia rossoblù nella stagione 1965-1966, nel campionato di serie C, a soli 17 anni. Condurranno la serata il critico cinematografico Andrea Fioravanti e il giornalista Sky Maurizio Compagnoni con la partecipazione di Paolo Ghisoni e Giorgio Mataloni.

Il primo documentario che sarà proiettato rientra nella collana #EUandme: “Party Animal” di Yorgos Zois racconta la storia di Alex, un energico venticinquenne che, intrappolato in un lavoro che non gli piace, farà di tutto per continuare a ballare. A seguire ecco “L’Ostello della Vita”, opera del tedesco Matthias Hoene: la protagonista Gisela, anche se non è più così giovane, desidera ancora visitare in lungo e largo l’Europa. I suoi nipoti decidono di raccogliere denaro a sufficienza per farle vivere l’avventura dei sogni.

Infine, l’ultimo documentario in programma si intitola “No Pass” ad opera di Paolo Boriani. L’idea di “No Pass” è di mettere in immagini il Mondiale in Brasile senza mai mostrare il Mondiale, ma tutto ciò che c’è attorno, seguendo un donchisciottesco giornalista di una tv locale che non ha il pass. L’idea è di guardare dove non guardano le telecamere delle tv. E di ascoltare le persone sulla strada verso la Finale. Da Manaus a Salvador, da Sao Paulo a Rio de Janeiro, dalla foresta dell’Amazzonia alla favela di Rio.

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