Officina Teatrale, Vincenzo Di Bonaventura interpreta “La caduta” di Albert Camus

Albert Camus, scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo e attivista francese

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Mentre fervono i preparativi per lo spettacolo “Antigone” che vedrà impegnati, tra pochi giorni, tutti gli allievi del corso di teatro, ecco l’ultimo appuntamento della stagione 2017-2018 con le performance letterarie del maestro Vincenzo Di Bonaventura che interpreterà “La caduta” di Albert Camus. La serata si svolgerà presso “l’Ospitale delle Associazioni” al Paese Alto di Grottamare, giovedì 19 luglio alle ore 21,30. Si tratta di un racconto-confessione, esistenziale rendiconto morale e umorale di un osservatore attento e scrupoloso ai limiti dell’indagine malata, ma, al tempo, intensamente proiettato verso percorsi della mente e del cuore che riproducono a tutto tondo i moti irrefrenabili e ingiustificabili della realtà, che ancora dilania, dilata, rompe, mistifica verso indicibili attentività di spirito analitico mai verificati prima da uno scrittore che non fosse della portata e dello stile di Albert Camus.

«Potremmo riassumere la trama in poche e semplici parole: Jean-Baptiste Clamence, brillante e rispettato avvocato di Parigi, decide di abbandonare il suo studio nella capitale francese, di cambiare nome, e di stabilirsi in un ghetto, “o quello che si chiamava così prima che i nostri amici hitleriani vi facessero un po’ di spazio”, di Amsterdam, scegliendo come sede principale del suo nuovo studio un bar nel quartiere dei marinai, il Mexico-City, diventando giudice-penitente.Camus ci espone temi importanti e imprescindibili, quali il desiderio di libertà e la capacità di uscire indenni dall’inevitabile giudizio altrui. Come ci sentiremmo se ci rendessimo conto che la nostra esistenza si basa esclusivamente sulla menzogna? Menzogna che scaturisce dalla necessità di apparire perfetti e valorosi agli occhi degli altri? Per cui qualsiasi gesto umanitario, qualsiasi buona azione, sono soltanto frutto della psicotica esigenza di essere acclamati? La presa di coscienza coinciderebbe con la caduta di tutte le proprie certezze» sostiene Isabella Santoro.

La ricchissima rassegna teatrale “Officina Teatrale – La macchina attoriale” si è articolata in venti appuntamenti con un percorso prezioso sui grandi della letteratura dell’Ottocento e Novecento. Ingresso 5 euro con tessera-abbonamento F.I.C. 2017/2018 rilasciata dall’Assocazione Blow Up al costo di 10 euro, e che può essere sottoscritta velocemente all’ingresso.

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