Regione Marche e Csi insieme per i bambini delle località del cratere della provincia di Ascoli

di REDAZIONE –

Il progetto ha coinvolto 250 alunni delle scuole dell’infanzia guidati nell’attività motoria da tutor laureati in scienze motorie, per ricostruire la socialità tra i piccoli che hanno vissuto il dramma del sisma grazie allo sport e al gioco. Urbinati:  «La ricostruzione non riguarda solo gli aspetti materiali, ma significa anche ricreare dinamiche e legami di comunità a partire proprio dai bambini» –

ROCCAFLUVIONE – “È solo un gioco”, come ricostruire la socialità tra i bambini che hanno conosciuto il dramma del terremoto, attraverso il gioco, lo sport e l’attività motoria. È stato questo l’obiettivo, pienamente raggiunto, del progetto promosso dal Centro Sportivo Italiano (CSI) e finanziato dalla Regione Marche, rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia dei comuni della provincia di Ascoli Piceno che hanno subito il sisma: Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Venarotta, Rotella e Comunanza. Per cinque mesi, da gennaio a maggio, circa 250 bambini delle 12 classi degli asili delle cittadine del cratere hanno svolto attività motoria a scuola con il supporto di istruttori di educazione fisica, laureati in Scienze motorie, appartenenti al gruppo Csi. L’altro giorno a Roccafluvione, la festa finale con tutti i partecipanti e la consegna di attestati e gadget. «La ricostruzione post sisma non può riguardare solo gli aspetti materiali e edilizi, ma significa anche e soprattutto ricreare dinamiche e relazioni di comunità. – ha commentato il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati – Un’operazione di questo tipo non può che partire dai più piccoli, facendo condividere loro esperienze, coinvolgendoli in attività che favoriscano la socializzazione e l’aggregazione. In questo lo sport, l’attività motoria, il gioco hanno una forza unica. Con questa consapevolezza la Regione Marche non ha esitato a sostenere, anche economicamente, il progetto “È come un gioco”, che non sarebbe stato possibile realizzare però senza l’apporto fondamentale di istruttori, dirigenti scolastici e dei genitori che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa e che vogliamo ringraziare. Ora – ha concluso Urbinati – visto il successo della manifestazione, ci auguriamo che essa cresca e duri nel tempo».

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