Memorial per Mario Ulissi. L’intervento poetico di Enrica Loggi

di ENRICA LOGGI –

Pubblichiamo la nota critica che Enrica Loggi ha scritto in omaggio al poeta Mario Ulissi, in occasione dell’incontro culturale a lui dedicato, il 12 maggio al Palazzo Piacentini di San Benedetto del Tronto. Hanno partecipato con le loro testimonianze anche gli scrittori Alceo Lucidi, Giovanni Vagnarelli, Tommaso Egidi e la poetessa Isabella Franchellucci. Il musicista Ricky Di Sante ha eseguito due brani per chitarra –

«Prendo in esame la raccolta intitolata “Il cavaliere dipinto”: un incedere letterario di notevole eleganza. Il dolore fitto si stempera nella magia del verso. Versi brevi, evocazioni di arcana bellezza ci restituiscono appieno questa voce poetica che continua a palpitare in noi. Una poesia sincera, trovata come una conchiglia in fondo al mare. Versi asciuttissimi, unici e preziosi. Mario continua a parlarci con il suo accento di passero solitario. Nella sua poesia la solitudine è un prezioso arco di vita e si narra con un forte sentire, come un canto fatto di singulti in mezzo ad un’arcana musicalità. Per illustrare meglio la poetica di Mario vado a leggere dei versi estrapolati da varie poesie per mostrarne il ritmo e l’unicità, il candore, l’intensità evocativa che proviene come da piccole folgorazioni.

La storia in un fragore di sole
di pini  di cielo

Il tuo passo che inarca il mare

Il vento sussurra
la letizia di guardarti nel viso

Il mare, laggiù, lenisce il dolore
del cielo

Un groviglio di farfalle
fra i cespugli

Il mare, laggiù, fende le colline

La tua voce riempie il mio silenzio

Inizia danzando la tormenta di neve

Il mare copre la mia ansia

Ti avvicini con il tuo profumo di rose

Il roseto veglia la mia solitudine

Il desiderio in me
si fa speranza

Uccelli ritornano nel vento

Cristo mia sperdutezza

Il riverbero di Cristo
misterioso dispotico amore

M’invade un angelo

Questa poesia è un dono per chi la legge ricordando il Poeta, penetrando nella preziosa maglia che proprio lui, il cavaliere dipinto, ci regala come una veste esclusiva e carica di un intenso fascino. Le poesie di Mario sono tenui e acuti inni alla vita che passa attraverso il dolore della solitudine, il sogno d’amore e la magnificenza della Fede.
Ogni verso è un icastico pronunciamento, una scheggia, un dono strappato alla vita che le mani della poesia raccolgono e trasformano in melodia. Poesie come pagine amorose che dipingono con particolari minimi fortissimi stati d’animo. Intensa la contemplazione della bellezza e unicità nel Creato. Ne nascono parole singolari, a scandire una vicenda umana divisa tra la sofferenza, il sogno e l’esultanza. Parole apparentemente semplici, ma legate insieme da un ritmo sincopato nel segno di un’estrema originalità.
Rileggo i versi di Mario centellinandone la bellezza, che forma dentro di me una collana di piccole e grandi, policrome pietre preziose. Come una nuova, ridente o piangente atmosfera che si dispiega davanti ai miei occhi stupefatti, nel segno di una grande, postuma e insieme attuale amicizia».

Enrica Loggi

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