di REDAZIONE –
RIPATRANSONE – Tempo di elezioni nel Belvedere Piceno. Il candidato sindaco Antonio De Angelis presenta ufficialmente la Lista “Ripatransone Progetto Paese” composta da Christian Calvaresi, Roberta Capocasa, Elisa Croci, Andrea Cristallini, Marco De Angelis, Giuliano Giangrossi, Gianluca Nespeca, Giada Pierantozzi, Serena Prischi, Massimiliano Pulcini, Franco Virgili, Luca Vitale.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa giunta in redazione
«Il 10 giugno non è per Ripatransone soltanto un giorno di normale scadenza elettorale. Usciamo infatti da un lungo periodo di letargo amministrativo che non ha bisogno di essere commentato. Basta guardarsi intorno per sentirsi disgustati dallo stato di decadenza che investe tutti i settori della vita del paese. Abbiamo davvero toccato il fondo ed è tempo di risalire. Non possiamo aspettare ancora. E dunque da dove cominciare? Innanzitutto ci corre l’obbligo di lasciare da parte e vecchie divisioni ideologie, retaggio di un passato oramai superato. Occorre guardare ai problemi concreti e sempre più urgenti che abbiamo ereditato dall’inerzia pluriennale delle ultime legislature, dannosissima a livello amministrativo. Un fatto, risultato così evidente a tutti, che si è preferito il commissariamento prefettizio. Adesso dobbiamo, pertanto, ripartire. Non è facile e bisogna farlo con il buon senso e con l’aiuto di tutti, senza promettere miracoli ma soltanto un impegno costante ed un esame serio e risolutivo delle situazioni più urgenti. Riteniamo che nessuno dei vecchi amministratori sarebbe ripresentabile per le troppe volte che non è stato fatto argine al disagio generale della popolazione. Basti pensare che non si è provveduto neppure alla messa in opera delle più elementari regole della sicurezza come, ad esempio, le misure per rendere più agevole la viabilità cittadina, salvaguardare il patrimonio culturale, turistico, museale e scolastico che ha sempre visto Ripatransone al vertice fra tutte le istituzioni provinciali. Lo scopo di una amministrazione comunale è quello di migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini. Per realizzare questo obiettivo abbiamo scelto il metodo di ascolto: il nostro programma è il risultato di un percorso realizzato negli ultimi anni, di condivisione e di confronto giornaliero con i cittadini».
«Troverete il nostro programma elettorale scritto al plurale perché chi presenta questi progetti non è solo il candidato dindaco di Progetto Paese, ma l’intera squadra di persone che ha creduto in questa sfida e che ha lavorato per tramutare le idee in azioni concrete.
Abbiamo deciso di accettare questa sfida perché ci sono momenti in cui è necessario avere il coraggio di prendere decisioni impegnative, assumendosi le proprie responsabilità e accettandone i rischi. Guardiamo a un paese a misura di tutti che non lasci indietro nessuno e dove il valore della Persona è al centro dei nostri interessi. Siamo una squadra, accesa dalla passione, dalla creatività e dall’immaginazione. Diamo fiducia ai giovani perché il loro entusiasmo è la strada per un paese migliore. Pensiamo all’interno della nostra compagine di aver trovato un giusto equilibrio di persone del territorio, dove il rispetto, il confronto e la disponibilità al dialogo sono diventati il punto di forza per pensare al futuro del nostro Comune. Non aspettativi promesse impossibili da mantenere. Abbiamo scelto di proporre solo azioni concrete, e realizzabili perché siamo consapevoli di avere a disposizione un budget limitato. Siamo coscienti che per presentare progetti impegnativi è necessario verificare prima le reali disponibilità finanziarie. Sarà questo il nostro primo passo per dimostrare quanto ci stia a cuore il senso di responsabilità e il bene comune.
Cambiamento è la parola chiave del nostro programma. Rinnovarsi per rinnovare il modo di amministrare. “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continueremo a fare le stesse cose”. Rinnovare per noi significa saper cogliere quanto di buono è stato realizzato ma soprattutto guardare avanti, convinti che è finito un ciclo storico e che è tempo di sperimentare altre strade ed altri modi di amministrare».
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