Mario Ulissi: un uomo e il suo canto, memorial dedicato al poeta sambenedettese

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Sala della Poesia del Palazzo “Bice Piacentini” di San Benedetto del Tronto ospiterà, sabato 12 maggio, a partire dalle ore 17, un memorial interamente dedicato al poeta sambenedettese Mario Ulissi. L’omaggio, organizzato grazie al contributo dell’Amministrazione comunale, prevede, oltre alla declamazione e il commento di una scelta di liriche dell’Ulissi, a cura delle poetesse Enrica Loggi e Isabella Franchellucci, anche una serie di testimonianze e un approfondimento critico di Giovanni Vagnarelli. I contributi previsti all’interno della giornata commemorativa saranno inframezzati dalle performance musicali dell’amico e solidale di Ulissi, Ricky Di Sante.

Ampio spazio verrà riservato, inoltre, agli interventi e i ricordi del pubblico (in parte amici, conoscenti e congiunti del compianto poeta) i quali, nelle intenzioni degli organizzatori, lontano da toni enfatici, lasceranno emergere la figura dell’uomo e dello scrittore.

Mario Ulissi è deceduto venerdì 7 ottobre 2016, all’età di 68 anni, dopo una lunga malattia. Veniva da una famiglia in vista di San Benedetto e, per tutta la sua vita, ha coltivato l’amore e la dedizione per la poesia. Dopo l’esordio nel 1992 con I filamenti dell’amore (1992), Maroni editore, ha pubblicato le raccolte Per chiamare qualcuno (1994), Incantamenti (1998), Il Cavaliere dipinto (2004), edizioni Stamperia dell’Arancio, completato dai testi di Emilio Diletti e Maria Elisa Redaelli-Luzi, con illustrazioni di Nazareno Luciani, La stagione del melo (2010) (Maroni).

Di lui ha detto lo studioso Giovanni Vagnarelli, in uno struggente ritratto che verrà riproposto durante l’incontro e che tratteggia bene il suo profilo: «Come la maggior parte dell’umanità che esprime la sua sensazione attraverso la parola poetica, la propria esperienza di vita improntata sulla vicinanza di persone e tematiche care, così nella poesia di Mario Ulissi si evocano – anche per vie traverse – le due sue sofferte fonti di ispirazione: la fede e la solitudine. Ed entrambe non sono relegate alla sua sola poesia, ma fungono da compagne ineguagliabili di scelte di vita».

Quando l’esistenza e la vita si fondono così profondamente, come è successo per Ulissi, ogni manifestazione del cuore diventa, nel silenzio e nel nascondimento che gli furono propri, motivo di ispirazione ed immagine di una speranza che dalla pagina si trasmette immediatamente alla prontezza del gesto umano. L’iniziativa culturale è ad ingresso libero.

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